Un lavoro che rielabora le composizioni di Pyramid (Brainfeeder, 2020), il nono album in studio della band scandinava in equilbrio tra influenze post-rock, jazz e psichedelia. Adesso si affidano alle sonorità cosmic disco di Lindstrøm, Prins Thomas e OKIOK, mentre André Bratten (Smalltown Supersound), OKR di Once And Future Band, Ian Chang (City Slang), Paul Bender (Hiatus Kaiyote) e Petter Eldh virano verso territori più sperimentali con risultati sorprendenti.'Ho ascoltato per la prima volta i Jaga al Roskilde Festival nei primi anni 2000', spiega Eldh. 'Il concerto era uno slot del primo pomeriggio quindi la mia mente non era stata ancora alterata chimicamente/organicamente. Sono stato scaraventato per terra! Sovraccarico sensoriale! La loro musica aveva di per sé una capacità di alterazione della mente. Esilarante! Martin e Lars sono una grande ispirazione per me nel combinare paesaggi sonori elettronici e strumenti acustici. Avere a disposizioni tutti gli stems di Pyramid è stato come passeggiare nel parco a tema più fantasioso e divertente. Spero che qualcuno sperimenterà quel buon vecchio sovraccarico sensoriale ascoltando la mia interpretazione di un brano dei Jaga!'