“Piano Piano” uscito nel Gennaio del 2021, è il frutto di un lavoro di quasi un decennio, melodie di pianoforte intime registrate nella sua casa a Denver.
Un album emotivamente diretto e rivelatore, Fraites raggiunge spazi personali e profondi, in modo elegante e con estrema grazia.
Nel suo lavoro solista, si sentono distinte le influenze folk, le stesse che caratterizzano The Lumineers, trasportate però in un’ambiente più classico e sofisticato.
Nonostante il nome dell’album possa far pensare al solo pianoforte, al contrario racchiude molti strumenti, per lo più suonati dallo stesso Jeremiah.
Il lavoro è stato co-prodotto con David Baron, e nell’album sono presenti significative collaborazioni, la violinista dei Lumineers Lauren Jacobson ed i violoncellisti Rubin Kodheli e Alex Waterman fino all’orchestra Macedone di 40 elementi FAME’S.
I 12 brani che compongono il disco sono stati scritti in modo fugace dietro le quinte o mentre era in viaggio durante i suoi tour, una serie di appunti che erano li aspettando finalmente il momento di essere espresse nella loro totale armonia.
“Piano Piano” è un’esperienza radiosa e commovente frutto delle sorprendi ed intime registrazioni, Fraites dice “Adoro Comunicare con le persone solo attraverso la musica, che a volte può dire più delle parole”.
I singoli di uscita sono due, “Tokyo” il brano più vecchio del disco, composto circa 7 anni fa, registrato con il suo Pianoforte personalizzato, chiamato “Firewood” scelto per la morbidezza dei suoni, che descrivono al meglio l’anima della melodia intima del brano.
Il secondo singolo è “Maggie”, inizialmente non doveva neanche essere inserito nel disco, un brano che poco convinceva Jeremiah, ad ora invece ne è molto orgoglioso, proprio per la sfida vinta con un brano difficile da registrare ed ottenerlo proprio come lo voleva.