JOE HENRY Fuse Un bel minore che alla tenera età di 37 anni non si decide a crescere, anzi, con questo nuovo album fa anche qualche passo indietro. Le cose migliori Joe Henry le ha spese probabilmente agli inizi con dischi come Murder Of Crows o Shuffletown, dove il suo introverso folk rock un po' coheniano aveva modo di esprimersi bene anche per via di un certo effetto sorpresa. Con gli anni lo stile è diventato più prevedibile e "seduto", anche se sempre elegante; o forse, molto semplicemente, sono mancate le belle canzoni veramente speciali. Qui se ne ascolta forse una giusto alla fine (la solenne e malinconica Beautiful Hat) ma sono di più i momenti vuoti, i luoghi comuni e certe scivolatine verso il pop che un talento così non meriterebbe. Un disco incerto, che mobilita invano per il mix personaggi illustri come T-Bone Burnett e Daniel Lanois, ed un cameo di Jakob Dylan in Skin And Teeth.