Joel Cathcart è un artista poliedrico: compositore, pittore e raffinato autore di canzoni, originario di Belfast. La sua musica è ibrida, un groviglio di stili che unisce influenze sia
tradizionali sia sperimentali. Le sue performance sono allo stesso tempo intime e dinamiche: una celebrazione dell'ascolto.
Flotsam significa relitti, resti abbandonati dal mare. Ma questi oggetti spiaggiati hanno qualcosa di strano, di enigmatico; sono dei sopravvissuti, all’indomani di un’apocalisse silenziosa, esplosa a denti stretti, che ha frantumato in tanti piccoli pezzi ogni rassicurante certezza. Questi resti ne sono la testimonianza: schegge sparpagliate di una quotidianità ormai persa. Flotsam, quindi, è un epilogo; parla di postumi e dei postumani, dell’erbaccia e delle acque alluvionali, del caos e del silenzio che inevitabilmente lo segue.
L’album è stato registrato a Genova in collaborazione col musicista scozzese Tom Stearn (Kettle of Kites) e mixato nello studio 'A Pocket Full of Stones' a Melbourne, Australia.