Nel pieno della maturità (ha 46 anni), Joel Frahm è oggi uno dei più ascoltati sassofonisti post-bop nei principali club di New York. Padrone di una fluidità tecnica ammirevole, di un suono potente, ma caldo e poetico nello stesso tempo, Joel ha suonato e inciso con musicisti del calibro di Kenny Barron, Brad Mehldau (nell’emozionante disco in duo “Don’t Explain”), Dena DeRose, Jane Monheit, Dianne Schuur, Matt Wilson, Bill Charlap, Kurt Elling e numerosi altri. In questo tour italiano si avvarrà di due dei jazzisti nostrani più stimati, come l’eccellente pianista Luca Mannutza e il solidissimo bassista Lorenzo Conte, nonchè del batterista americano Anthony Pinciotti, assai richiesto in virtù di una versatilità non comune (a lungo con Lynne Arriale, e poi James Moody. Dr. Lonnie Smith, Sheila Jordan, John Abercrombie, Mose Allison, Gary Bartz , tra i tanti). Quartetto rovente in cui tradizione e contemporaneità vanno a braccetto, per un jazz di grandi coinvolgimento e godibilità