JOLLY MUSIC Jolly Bar Ed ecco finalmente il mostro italiano, un disco in più zone già definito il 3 Feet High And Rising della dance. Chi è tanto abile da far scomodare il capolavoro dei De La Soul? Jolly Music sono i romani Francesco De Bellis e Mario Pierro, praticamente i Mat 101 (la cui formazione era completata da Emiliano Tortora), di cui l'anno scorso abbiamo salutato l'album d'esordio Goodbye Mum come una delle produzioni più mature di cui l'Italia si sia mai potuta fregiare in ambito dance. Ma dove là erano i ritmi electro e le sonorità new-wave a informare i tratti sonori, Jolly Music è un caleidoscopio di colori precipitati dagli ultimi vent'anni di pop in un frullatore dance multistile. Dopo l'intro spacey-lounge dei due quadretti iniziali il lavoro esplode in DiscoDisco, che è un incrocio sbalorditivo tra i Daft Punk, Carl Craig e la vera progressive house inglese del '93 alla Spooky. Un pezzo dove sembra di essere precipitati in un paese delle meraviglie della dance, prodigo di sorprese ad ogni angolo. Quando alla fine entra il breakbeat sei incastrato. E pezzo migliore di Joollyo, raggiante numero hip-hop da party, non ci sarebbe potuto essere per dare assetto. With Love smorfioseggia lounge-maniaca, e Talco Uno sembra l'Aphex Twin più emotivo che entra in una discoteca, strafatto di eroina. Drago è una specie di bignè ipnotico, Talco Due sembra Burnin' dei Daft Punk che si fa un giro un luna-park coatto della capitale, Kfun ha raggi epici primi Simple Minds e funkeggia psico-delizie. Crociera è uno strombo-stomp dalle plastiche feroci, mentre Daddy dà prospettiva al lavoro, climax di tutto il gioco di colori in un limbo pulsante di traiettorie celestiali. Reversi gioca con brillanti umori psichedelici e Angel chiude, tornando a pulsare desolati toni disco all'italiana. Dentro ogni pezzo c'è una quantità di soluzioni e variazioni che altri userebbero per farci un album, ma non è questo un pregio in sé. Alla rutilante creatività dei Jolly Music va a corrispondere quello che è a tutti gli effetti il miglior disco di dance italiana mai pubblicato. Ed è solo l'inizio.