È nato nel 1952 a Belgrado da una famiglia di musicisti rom. Il padre e il nonno sono dei violinisti, ma lui resta affascinato dalla fisarmonica fin dall'età di nove anni. Nel 1971 appena arrivato in Italia, a Stradella, ne acquista una “cromatica”, modello ormai raro coi bottoni al posto della tastiera. Dall'Oltrepò Pavese inizia il suo lungo peregrinare da musicista dalle alterne fortune in giro per l'Europa. Coi suoi Muzikanti di Balval arriva a suonare in numerose cerimonie ufficiali e in concerti in memoria dell'Olocausto, diventando uno dei fisarmonicisti più famosi al mondo. Dal 2007, per tre anni, per un visto scaduto non rinnovabile è costretto a vivere da clandestino nascondendosi da un accampamento a un altro. Nel 2010 riceve un permesso di soggiorno umanitario per meriti artistici e sociali. L'amico Moni Ovadia e Marco Rovelli hanno appena pubblicato per Feltrinelli la sua biografia dal titolo “La meravigliosa vita di Jovica Jovic”. www.facebook.com/Jovica.Jovic.Balval