Juliette Gréco è, per i Francesi, un personaggio familiare, tanto è vero che, dalle sue prime apparizioni, i mass-media non hanno smesso di mostrare interesse a lei. Musa esistenzialista, emblema della chiassosa gioventù di Saint-Germain-des-Près, star hollywoodiana, maschera angosciosa di Belfagor, donna fatale e sofisticata alla Marlene Dietriech, impareggiabile interprete dei più grandi poeti francesi del '900, ecco alcuni dei numerosi aspetti della Gréco che si possono ammirare, percorrendo la stampa da circa cinquanta anni. Juliette Gréco non è solo un mito: appartiene alle nostre "mitologie moderne". Il fatto particolarmente straordinario è che un personnaggio cosi' magnifico sia potuto esistere, quando la grazia e l'intelligenza sono sorte raramente dalle onde. Questo miracolo è nato prima di tutto nello sguardo benevolo di Sartre, di Mauriac, di Queneau, di Prévert, di Mac Orlan, di Brassens, di Vian, di Ferré, di Gainsbourg e di tanti altri. E, quello sguardo, Juliette lo restituisce ogni sera, quando interpreta i "suoi" autori. Inoltre, chi potrebbe rappresentare meglio la canzone e la poesia francesi che Juliette Gréco? Ha offerto la sua voce ai musicisti e ai poeti più famosi e il suo canto disegna il paesaggio straordinario di un'ideale fraternità poetica.