L'Islanda non è solo terra di uomini e mostri. Jùnìus Meyvant è il nome d'arte di Unnar Gìsli Sigurmundsson, artista proveniente dalle Isole Vestmann. Cresce in questa bellezza isolata con due sole passioni, lo skateboard e la pittura. Di tanto in tanto cerca ispirazione dalle Muse, al fine di ottnere la maestria di un qualche strumento musicale, ma la sua giovinezza irruenta lo conduce ad essere espulso dalla scuola di musica. Sembra che il capitolo con la musica fosse definitivamente concluso prima della fine dell'adolescenza. Ma una tale affinità, una tale devozione a Euterpe, non poteva concludersi così. A vent'anni Unnar trova una vecchia chitarra a casa dei suoi genitori, e tramite di essa riesce ad imbrigliare la sua bestia interiore. Era il momento di estrarre tutto ciò che aveva dentro, formarlo e comporre musica su musica, che avrebbe poi eseguito in pubblico. Aveva bisogno di una band, e così la formò. Ma questa non era all'altezza delle sue necessità e quindi la mise via, per dar vita al suo nuovo alter ego, Jùnìus Meyvant. Per il freddo inverno che sta arrivando, il sound caldo e pop tinto di folk di Jùnìus Meyvant è assolutamente ciò di cui c'è bisogno, come una calda coperta che ti avvolge e che il pubblico italiano avrà finalmente occasione di scoprire dal vivo.