Kech Good Night For A Fight La pronuncia, innanzitutto. Quella "a" di can't va detta proprio aperta, proprio a. E anche quella di say, that o may. Finchè è Jeannie a dirlo, che è una ragazza quasi stupida (vedi la traccia d'apertura, "Tidoung"), l'accento brit è perfetto e, anche se un po' fastidioso, dà le coordinate generali del disco: pop, twee, indie, vocine piacevoli e coretti orecchiabili. Lode di merito all'ingresso della voce maschile, quella di Nick, che dà un tocco lo-fi che colora alcuni pezzi di maggiore originalità, mentre quella femminile, per quanto malleabile, precisa e pronta ad adattarsi alle diverse atmosfere del disco, rimane spesso anonima e spersonalizzata. Una prova buona. Non ottima, ma buona. Come dire, non inventano quasi nulla ma sanno fare bene il loro mestiere, e ai tempi d'oggi non è poca cosa. E mi raccomando, la pronuncia. Kech, come in Marrakech. www.kechworld.com