"He's the sort of guy who unironically sings about climbing off his trip, like he's just emerged from another time when phrases like that were commonplace"
.-Pitchfork
Kelley Stoltz è un compositore e cantautore americano. La sua musica è tanto vicina al pop dei Beach Boys quanto alla sperimentazione dei Velvet Underground, con uno sguardo sempre rivolto a Jeff Buckley.
Nato nel Michigan nel 1971, Stoltz comincia a muoversi all’interno dei circuiti musicali quando si trasferisce a San Francisco, alla fine degli anni 90. La Bay Area californiana lo accoglie immediatamente, tanto che nel 1999 la Telegraph Company produce il suo primo album “The Past Was Faster”.
Nel 2005 però, la carriera di Stoltz subisce una svolta grazie all’immancabile Sub Pop, che arriva sempre pronta quando il pop e la psichedelia si incontrano, pubblicando “Below The Branches”, quarto album dell’artista americano.
Stoltz diventa così un punto di riferimento per quella scena indie americana che strizza l’occhio ai riverberi e alle dissonanze.
Il sodalizio con la Sub Pop dura per circa quattro anni, in cui vengono pubblicati tre album. Nel 2013 si cambia casa, quindi Stoltz esce con il suo settimo disco “Double Exposure” per la Third Man Records.
Il sound rimane a cavallo tra un rumore sempre ben attento a non essere estremo ed un pop quasi nostalgico; un incontro tra Sonic Youth e Beatles.
Nel 2015 un ulteriore svolta: la Castle Face Records. Famosa etichetta californiana capitanata dall’eclettico John Dwyer, leader dei Thee Oh Sees e creatore di un’infinità di progetti. E siccome John Dwyer non ne sbaglia mai una, intravede in Kelley Stoltz la perfetta congiunzione tra il pop sperimentale e i riverberi noise in perfetto stile 90’s, e produce il suo ultimo LP “In Triangle Time”.
www.kelleystoltz.com