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KRONOS QUARTET

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I Kronos Quartet e Laurie Anderson hanno presentato “Landfall” al Clarice Smith Performing Arts Center, all’ Adelaide Festival, al Barbican Centre, alla Montclair State University, al Perth International Arts Festival, allo Stanford Live e all’  Università del Texas ad Austin solo per citarne alcuni. Il New York Times scrive che la presentazione dell’opera all’ Accademia di Musica di Brooklyn “ha inondato l'auditorium di suoni malinconici di archi e oscurità post millenarie. Eseguita dai due strepitosi e talentuosi artisti, l'opera, scritta a New York durante quella terribile tempesta, assomigliava tanto a quei relitti galleggianti sulle acque che si ritirano, con frammenti struggenti di vita e piccoli tesori".

Dice la Anderson “Sono sempre stata affascinata dal complesso rapporto tra parole e musica, sia nei testi delle canzoni, che nelle sopratitolazioni che nelle voci fuori campo. In “Landfall” gli strumenti orientano il loro linguaggio attraverso il nostro nuovo software di testo, erst. La miscela di suoni di archi sia elettronici che acustici è il suono dominante di Landfall. La maggior parte della musica in questo lavoro è stata creata dalle armonie e dai ritardi di un software unico,  progettato per la viola solista e reinterpretato per il quartetto. In più si sono elementi dell’optigan, una tastiera che utilizza le informazioni memorizzate su dischi ottici.”

David Harrington, membro fondatore, direttore artistico e violinista dei Kronos Quartet dice “Laurie Anderson è il mago musicista che ha sempre abitato quei luoghi segreti in cui la tecnologia ha personalità, dove il "tempo reale" è messo in discussione e dove tutti gli elementi della performance si incontrano e si uniscono in musica. Il suo metodo è quello di raccogliere e continuare a raccogliere aspetti potenzialmente utili mentre scolpisce una forma. Il suo senso del gioco e del divertimento e la sua continua sperimentazione fanno di lei il chimico ideale (o alchimista?) nel laboratorio della musica.”

Oltre a “Landfall” la Anderson pubblicherà a febbraio un nuovo libro dal titolo All the Things I Lost in the Flood: Essays on Pictures, Language and Code per Skira Rizzoli. Due anni fa Laurie Anderson ha iniziato ad esaminare il suo archivio di quasi quarant'anni di lavoro che comprende decine di documenti, quaderni e schizzi. Durante questo processo l’artista ha riscoperto alcune delle sue opere e ha guardato a molti dei suoi progetti con un occhio nuovo, portandola a scrivere una raccolta di saggi su come il linguaggio è entrato nel suo lavoro visivo.

Laurie Anderson è una delle più famose, audaci e creative artiste americane. I suoi lavori, che abbracciano musica, visual art, poesia, film e fotografia, sfidano e deliziano fan e spettatori di tutto il mondo da oltre trent’anni. La Anderson è nota inoltre per le sue presentazioni multimediali e le sue registrazioni musicali. I suoi tour l’hanno portata in ogni angolo del mondo, dalle più piccole gallerie d’arte alle più grandi arene musicali, passando per tutto ciò che sta nel mezzo. Ha prestato il suo talento a numerosi e importanti progetti, con un numero incalcolabile di collaborazioni con altrettanti artisti, da Demme e Brian Eno a Bill T. Jones e Peter Gabriel.

Il singolo di debutto della Anderson, “O Superman”, ha lanciato la sua carriera musicale nel 1981, raggiungendo la seconda posizione nella classifica Pop inglese per essere poi incluso nella sua prima importante pubblicazione Big Science. In seguito, ha registrato altri sei album con Warner Brothers. Nel 2001 la Anderson ha presentato il suo primo lavoro per la Nonesuch Records, Life on a String. Le uscite successive con l’etichetta includono Live in New York (2002), una riedizione di Big Science (2007) e Homeland (2010). La più recente pubblicazione con Nonesuch è la colonna sonora dell’acclamato film della Anderson Heart of a Dog (2015). Uncut l’ha definito “Piacevole, spiritoso e stimolante… il suo soggetto rappresenta l’essenza della vita: dolore, amore, gioia, ricordi, perdite… è come ascoltare una serie di brevi racconti radiofonici o un podcast sulle riflessioni antropologiche della Anderson… senza dubbio il suo lavoro più soddisfacente e umano”. Inoltre, il suo film in realtà virtuale La Camera Insabbiata, con Hsin-Chien Huang, ha vinto il riconoscimento come Best VR Experience al Festival del Cinema di Venezia 2017.

Per oltre quarant’anni, i Kronos Quartet, band di San Francisco — David Harrington (violino), John Sherba (violino), Hank Dutt (viola) e Sunny Yang (violoncello) — hanno combinato uno spirito di temeraria esplorazione con l’impegno di re-immaginare l’esperienza propria del quartetto d’archi. Durante questo processo, i Kronos sono diventati una delle realtà più celebrate e influenti al mondo, hanno suonato migliaia di concerti, pubblicato più di 60 dischi, collaborato con un mix eclettico di compositori e interpreti e realizzato oltre 900 lavori e arrangiamenti su commissione. Hanno vinto più di 40 Award, tra cui un Grammy Award e i prestigiosi Polar Music e Avery Fisher Prizes. L’associazione non profit Kronos Performing Arts Association gestisce tutte le attività dei Kronos, comprese le commissioni per i nuovi lavori, i tour, le performance, i programmi educativi e l’auto prodotto Kronos Festival. Nel 2015 i Kronos hanno lanciato Fifty for the Future: The Kronos Learning Repertoire, un progetto educativo e di eredità che distribuisce – in forma del tutto gratuita – la prima libreria didattica di repertorio contemporaneo per quartetto d’archi. Nonesuch, etichetta di lunga data dei Kronos, celebra il quarantesimo anniversario della loro formazione con due pubblicazioni: Kronos Explorer Series, box set di 5 CD, e il nuovo album A Thousand Thoughts. Recentemente Nonesuch ha pubblicato One Earth, One People, One Love: Kronos Plays Terry Riley, box set 5 CD - quattro album - che include i lavori ineditiSunrise of the Planetary Dream Collector: Music of Terry Riley e Folk Songs, raccolta di tradizionali brani folk interpretati da Sam Amidon, Olivia Chaney, Rhiannon Giddens e Natalie Merchant con arrangiamenti di Jacob Garchik, Nico Muhly, Donnacha Dennehy e Gabe Witcher. Folk Songs è il cinquantesimo album pubblicato dai Kronos con Nonesuch dal 1985.

www.kronosquartet.org

KRONOS QUARTET è presentato in Italia da IMARTS INTERNATIONAL MUSIC AND ARTS

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