I Kutso sono la conferma che non sempre la serietà intellettuale della musica indipendente italiana sia la risposta giusta per esprimere una novità musicale; non c'è intenzione alcuna di dire la verità con poesia nel loro modo di fare, ma semplicemente suonare e divertirsi, senza per forza voler rappresentare una generazione, ma solamente sentirsi parte di essa e venirne fuori con eccezionale ironia. Il primo pezzo Aiutatemi è l'inno della band, una canzone catchy dalla strofa funky e dal ritornello pseudo grunge, con un testo generazionale molto coinvolgente “trovo sempre mille scuse per non muovere un dito e poi lancio le mie accuse da trentenne fallito. Aiutatemi, vi ringrazierò”. Detto questo, sarebbe utile vedere un loro live per poter comprendere appieno le loro potenzialità e la loro devastante energia; sicuramente il loro punto di forza è lo scambio diretto tra loro e il pubblico, quel modo di fare quasi cabarettistico senza ombra di dubbio farà passare una buona serata, anche al più convinto dei depressi. Un gruppo che va supportato assolutamente, una fonte di energia pulita per la scena italiana. Ricordiamoci che la musica è anche divertimento: prendiamo esempio da questa simpatica band e non ci facciamo ingannare dalle solite storie tristi, cantate da inutili poeti da parrocchia. Rilassatevi, prendete una birra e divertitevi insieme ai Kutso.