La Parlesia L’avventura inizia nel 1995 quando cinque musicisti provenienti prevalentemente dal rock, sposano i suoni “lenti” del mediterraneo. Il nome scelto ha una sua connotazione precisa: La Parlesia, gente che parla, che si incontra, che scambia la propria cultura e i propri suoni, identifica immediatamente le intenzioni della band, la cui ricerca musicale intende esprimere il proprio pensiero attraverso una rilettura inusuale delle proprie radici culturali, ricche di contaminazioni storiche con le molteplici culture che l’hanno attraversata. Di qui, l’intento di concentrarsi nel linguaggio scegliendo la lingua madre, il siciliano, ma anche il francese e il magrebino. La band, dopo un primo periodo di formazione alle “nuove sonorità”, comincia un’intensa attività live che li fa conoscere inizialmente nei vari ritrovi della Trinacria fino a toccare subito dopo le principali località dell’isola. Nel 1997 partecipano a Treviso al Premio Ritmi Globali dove, dopo una selezione di più di 250 gruppi, si aggiudicano la finale e la registrazione di una compilation distribuita in tutta Italia. Otterrà in quell’occasione i primi importanti riconoscimenti della critica che la proclama quale miglior band del concorso per il 1997, cui farà seguito, l’estate successiva, una mini tournée lungo tutta la penisola. All’intensa attività live, si alterneranno lunghi periodi di viaggio dei componenti in diverse località europee, dove il contatto con ulteriori realtà culturali e musicali porteranno ad una sintesi sonora ancora più ricca di influenze. E’ facile, nella musica de La Parlesia, ritrovare suoni e ritmi che spaziano dalla taranta pugliese al flamenco spagnolo fino ad abbracciare sonorità tipiche del nord Europa e dei Balcani. Nel dicembre 2002, per l’etichetta “Anomolo - Non pagare questa musica”, il gruppo decide di raccogliere parte del materiale prodotto in 7 anni di attività e di pubblicarlo in un album dal titolo omonimo.