“Island Tales”, il primo album de La Rua Catalana
Racconti in musica di un’isola immaginaria
Uscita album 13 novembre 2015 / Octopus Records
Racconti in musica di un’isola immaginaria, dove poter staccare dalla vita di ogni giorno, e dove trovare una nuova prospettiva per osservare i cambiamenti del mondo: “Island Tales” è il primo album de La Rua Catalana, in uscita il 13 novembre per la napoletana Octopus Records. Dodici tracce cantate in inglese, frutto di circa un anno e mezzo di lavoro del gruppo, ognuna delle quali rappresenta un vero e proprio racconto a sé. Il titolo dell’album unisce le storie in esso narrate: l’isola è un posto ideale dove ognuno può ritirarsi per fermare il tempo (Slow Down), in una società che punta tutto sulla velocità e sulla produttività e che spesso non lascia spazio per coltivare la propria vita interiore e le relazioni personali (And I’ll never know, Goodbye). Un rifugio da tutto questo, in cui elaborare e fare tesoro delle proprie esperienze di vita, un passaggio quasi obbligato per la ricerca della propria felicità (Moon’s joke), ma anche un concetto che si presta anche ad altre interpretazioni, fortemente soggettive, come la rappresentazione della società stessa, che si sta trasformando in nome degli interessi economici (The island).
I “Racconti dell’isola” sono storie di personaggi particolari, il cui incontro ha lasciato un segno: le gesta del colonnello Kurtz (The Colonel), la tragica morte di Jeff Buckley (Song for Jeff), la triste condizione umana di un Pierrot (The Clown); qui ognuno si confronta con le proprie aspirazioni, combattuto tra la voglia di evadere e quella di avere una posizione stabile nel mondo (Dreamland, Escape! (Break!), Gold and Silver Wings).
Numerosi i rimandi musicali presenti nell’album, in cui emergono contaminazioni di rock folk e progressive, passando per la musica classica, grazie anche alla collaborazione con numerosi artisti di questo ambiente.
Il packaging di “Island Tales” segue la linea adottata dall’etichetta, che ha deciso di abbandonare l’utilizzo della plastica e di ridurre il più possibile la produzione industriale. La maggior parte dei passaggi sono fatti totalmente a mano chiedendo di volta in volta, se del caso, il contributo di maestri serigrafi oppure artigiani della lavorazione della carta. La tecnica sperimentata dalla Octopus Records per l’album de La Rua Catalana è quella del “cut cover”, che consiste nell’intaglio della copertina.
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