LARRY BARRETT The big slowdown / Glitterhouse C'e un'America di sogno che esiste ormai solo nel cuore degli europei. La abitano cantautori sentimentali che amano le case lungo la strada e che anni fa le avrebbero trovate a Big Sur o al Village. Oggi li ospitano amici del vecchio continente, felici di ascoltare le storie eleganti e le musiche all'antica di Elliott Murphy, Jack Hardy, Neal Casal. Larry Barrett arnva dall'Idaho e "The big slowdown" (suo terzo disco per l'etichetta tedesca Glitterhouse) è esattamente come lo si immagina: quasi sempre acustico, malinconico senza esagerazioni e con la chitarra aiutata da mandolino, armonica e piano. Non è memorabile, eppure proprio alla fine fa balenare una ballata misteriosa e avvolgente ("Icu") come non se ne ascoltavano da anni. Cinque minuti strepitosi che fanno voler bene anche al resto.