Ci sono gruppi che suonano cose già sentite senza un minimo di personalità. C'è chi pur di guadagnarsi una piccola fetta di notorietà si butta a capofitto sul trend del momento. C'è invece chi ha la voglia di distinguersi lottando con tutti i propri mezzi, facendo tesoro dell'esperienza e tentando nuove soluzioni pur di risultare orginali e avere un proprio stile. I tedeschi Lasting Traces appartengono a questa categoria. Dopo un ep abbastanza standard e un interessante split con i connazionali Way Down, giungono finalmente alla pubblicazione del loro primo album “Old Hearts Break In Isolation”. Un'uscita che attendevo da un po' e che mi ha letteralmente spiazzato, in senso positivo ovviamente. L'iniziale “Lake Nowhere” lascia a bocca aperta con la sua capacità di dosare perfettamente la voce urlata e passionale con linee melodiche di chitarra e ritmi vertiginosi. In un epoca di canzoni hardcore rallentate e voci straziate, pezzi come “Pipe Dream”, “Comfort In Solitude”, “Intervention”, “Home Truth” sono manna dal cielo: canzoni fresche, potenti e veloci, coadiuvate da testi personali che si sposano alla perfezione con le linee vocali, mai anonime e grondanti di pathos. Ci sono anche pezzi più ragionati come “Old Hearts”, “Resurrection” (con un interessante innesto di voce melodica a bilanciare quella urlata) e “Sailor's Grave” che servono a bilanciare il lavoro, aggiungendo ulteriore pathos e dinamicità a questo piccolo capolavoro. Un lavoro fresco e genuino, capace di uscire a testa alta da una certa tipologia di hardcore in fase stagnante, perfetto nella sua dinamicità e potenzialmente da sing-along durante i concerti. Personalmente, per quanto riguarda il 2011, lo metto sul piano di uscite come “Empty Days And Sleepless Nights” dei Defeater e “Parting The Sea Between Brightness And Me” dei Touché Amoré. E per chi segue l hardcore sa cosa vuol dire un paragone simile. Fatelo vostro! http://www.facebook.com/lastingtraces http://www.myspace.com/lastingtraces