ANTHONY BRAXTON/LAUREN NEWTON Composition 192 (Leo) In un articolo sull'improvvisazione, impossibile non parlare di Anthony Braxton, musicista che dalla fine dei 60 ha lavorato sulla fusione tra composizione (facendo riferimento, con grande scandalo degli ambienti jazz, alla contemporanea europea) e improvvisazione, in formati dalle quattro orchestre al solo. In particolare, negli anni 80 Braxton ha esplorato in maniera molto innovativa il problema nella sua musica per quartetto (formato con Marilyn Crispell, Gerry Hemingway e Mark Dresser) con le "pulse track" (sequenze ripetitive scritte inframmezzate con spazi di 5-10 secondi per l'improvvisazione, suonati di solito da bassista e batterista mentre gli altri due musicisti improvvisano o suonano altre composizioni) e con una forma a collage, per cui ogni sera Braxton poteva decidere che una composizione sarebbe stata suonata con una pulse track tratta da una composizione differente, o che i musicisti potessero scegliere liberamente dal libro quale composizione suonare (arrivando così a quattro simultaneamente), o se improvvisare (in punti prefissati o meno), arrivando a una struttura multipla complicatissima (per la musica del quartetto, fondamentali almeno i doppi cd Quartet-London e Quartet-Coventry su Leo; purtroppo il vecchio capolavoro del primo quartetto, Five Pieces 75, non è mai stato ristampato su cd - i vantaggi di pubblicare con le majors!). Un nuovo filone inaugurato da Braxton per la propria musica è quello della "Ghost Trance Music", "musica di uno stato temporale continuo", che "non ha sviluppo e non ha niente a che vedere con la tonalità". Si tratta, nelle parole di Braxton, di una "musica trans-temporale che può venir suonata con qualsiasi tempo, e una musica trans-idiomatica nei termini dei suoi postulati strutturali. Questi sono un tentativo di ridefinire le strategie di formazione di una linea, così che ogni composizione diventa una melodia che non ha inizio e non ha fine." Nei concerti di questa "Ghost Trance Music" viene usata una ruota della fortuna con le sigle di altre composizioni, e in punti stabiliti nella partitura viene azionata e la carta scelta determina il percorso successivo del pezzo; è previsto inoltre un terzo strato di attività, nel quale i performer devono azionare nastri pre-registrati in precedenza. Finora Braxton aveva pubblicato le composizioni della serie solo per la sua etichetta privata, Braxton House (http://www.wesleyan.edu/music/braxton), mentre il primo cd distribuito è questo Composition 192, duo con Lauren Newton. Si tratta di 62 minuti (che costituiscono appena un quinto della lunghezza originale!) di balletto allucinante, un serrato unisono tra la gamma di fiati (sassofoni e flauti) di Braxton e la voce della Newton che canta solo singole lettere del'alfabeto. Il tempo rallenta o accelera leggermente, e in un paio di occasioni la Newton azione un breve nastro di vocalizzi da musica contemporanea, o suona dei sonagli e un fischietto. Le teorie di Braxton sono sempre imperscrutabili (il sistema di "tricentric modelling" che sostituisce la divisione tradizionale della musica tra scritta e improvvisata), ma il risultato è qui più che convincente.