Siamo la generazione con il futuro più misterioso ed incerto da moltissimi anni a questa parte, e nessuno lo sta raccontando. Il compito principale di ogni artista è quello di raccontare i tempi che corrono. Quelli bravi riescono ad illuminarci facendoceli vedere da altri punti di vista. Con questo spirito abbiamo cercato di raccontare alcune delle tante storie di ragazzi, in moltissimi casi storie di gente meravigliosa, gente che non ha paura!. In alcuni casi queste storie diventano grandi imprese, in altri casi si trasformano in un gigantesco disagio. In questo disco non ci sono storie d'amore per ragazzini tristi, non ci sono canzoni sugli spinelli, non ci sono storie su quanto la nostra vita sia stata dura in strada o meno, in questo disco non ci sono giudizi facili, ma solo quel grande caos che questo paese ci sta lasciando dentro e che adesso comincia a fare paura.”! ! "Hanno paura di guardarci dentro" è un disco che ha subito il fascino dell'elettronica svedese degli ultimi anni, gli stessi svedesi diventati i migliori melodisti al mondo. Ma il disco si lascia andare anche all'attitudine "pedali e amplificatore a terra nel garage e suonare" degli anni 90, inspirare dai testi semplici come un pugno in faccia di Tom Waits, da Marina Abramovic e la muraglia cinese e sopra tutti da Maurizio Cattelan, fantastico, irreverente e provocatore per eccellenza". Le Strisce: Davide Petrella (voce,chitarra), Enrico Pizzuti (chitarre), Andrea Pasqualini (chitarre), Francesco “Zoid” Caruso (basso), Dario Longobardi (batteria)