Scritta dal punto di vista di un protagonista inetto e inquietante, "Itchy" esplora il caos emotivo di una relazione in rovina, dove frustrazione, rabbia e riluttante autorealizzazione si scontrano. Un'esplorazione febbrile della fine dell'amore, avvolta in un paesaggio sonoro contagioso, quasi grottesco, che sintetizza una miscela di influenze, dalla malinconia degli Smiths all'urgenza frenetica dei Pixies, al nichilismo romantico dei Tears for Fears. Il brano si dipana in tre momenti principali: i versi ritmicamente serrati ed emotivamente carichi che catturano l'energia nervosa e la frustrazione del protagonista; il ritornello che scivola in uno spazio astratto, quasi surreale, che riecheggia gli alti e i bassi sconcertanti e la natura ciclica del crepacuore e della vita in generale; l’esplosione in una liberazione frenetica, un'ondata di emozioni. Infine, tutto si risolve con un arpeggio delicato e ossessionante, come la quiete dopo la tempesta, che offre un fugace senso di chiarezza in mezzo ai rottami.