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LEE FARDON

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Lee Fardon nasce a Sud di Londra negli anni Cinquanta. Comincia la sua carriera come batterista nei gruppi locali. I primi accordi che impara a suonare alla chitarra gli vengono insegnati dal produttore discografico e musicista Dennis Bovell all’angolo di una strada di Battersea. Anni dopo registrerà con lo stesso Dennis anche se nessuna di quelle tracce sarà poi pubblicata. A metà degli anni Settanta lavora come bassista e fa le prime esperienze in sala di registrazione con Steve Hunt, un cantautore locale. Lascia la scuola dopo aver ottenuto un ingaggio professionale come bassista. Dopo un provino, suona con Ross Stagg, un cantautore australiano a capo di una band di glam rock, in cui c’è anche Jan Schelhaas che suona l’organo Hammond e che molta parte avrà nella futura discografia di Lee. Dopo un periodo frenetico passato tra concerti e registrazioni, Ross viene messo sotto contratto dalla EMI e Lee lascia la band poco prima dell’inizio delle lavorazioni per il loro primo album. A Lee non piaceva passarsi lo smalto sulle unghie e, in ogni caso, aveva già cominciato a scrivere materiale proprio. Nel 1977 Lee firma per la Arista Records e pubblica il suo primo singolo “She’ll break your Heart”, cui fa seguito un EP con tre tracce, tra cui “Fast at 17”. Negli stessi giorni prende froma il gruppo che lo accompagna, i Legionaires, di cui fanno parte Rob Godwin (batteria), Don Bodie (basso), Jim Hall (chitarra), e Carrie Booth (tastiere). Nell’EP appare anche Annie Lennox (organo vox e voce), che Lee incontra in un concerto nella zona Sud di Londra. Per promuovere “Fast at 17”, Lee Fardon e i suoi Legionaires si imbarcano in un tour nazionale in cui aprono per i Dire Straits. È in questa tournée che il produttore Fritz Fryer gli viene raccomandato dal batterista degli “Straits” Pick Withers. Nel 1978 partono i lavori per il primo album di Lee, “Stories of Adventure” ai Rockfield Studios in Galles. Il disco è pronto a metà del 1979. Ma l’Arista non vuole pubblicarlo, Lee abbandona l’etichetta e i Legionaires si sciolgono. Conclusa l’esperienza della band, Lee contatta Mark Knopfler, che ha conosciuto nel tour britannico. Mark è d’accordo nel produrre un singolo (è appena rientrato dagli States dopo aver prodotto “Slow Train Coming” per Bob Dylan). Jim Hall non è disponibile e sarà lo stesso Mark a suonare nel disco che però, ancora una volta, non verrà pubblicato. Lee Fardon si lascia prendere da una depressione che durerà un paio d’anni. “Stories of Adventure” vede finalmente la luce nel 1981 per l’etichetta indipendente Aura, guadagnandosi ovunque recensioni entusiastiche. L’album è ben presto seguito dal classico “God Given Right”, con Jim Hall, Jan Schelhaas, Colin Fardon (basso) e Chris Brown (batteria), una formazione che porterà a termine con successo un tour europeo. Nel 1984, Lee si ritrova nuovamente senza contratto. Vive e scrive a Vienna. Rientra in Inghilterra nel 1985 e dà vita alla W.F.T Music con John Watson. Comincia a lavorare al suo prossimo album “the Savage Art of Love”. Recluta Jan Schelhaas (tastiere), Jim Hall (chitarra), Hans Ferrao (batteria) e Chris Staines (basso e produzione). Un disco che non ha la stessa rabbiosa intensità dei primi lavori ma che contiene alcuni dei pezzi migliori di Lee. Il progetto successivo è il CD con tre tracce Palestine. La canzone che dà il titolo al disco è stata scritta per il popolo palestinese. Viene ignorata dalla stampa e anche per le radio pare non esistere. Nel CD c’è anche “Looking for Love”, una delle canzoni più belle e sottovalutate di Lee. Quelli che seguono sono ancora giorni di inattività, prima del fortunato incontro con Mick Cox, già chitarrista con Van Morrison, che lo porta a lavorare all’album “To Close to the Fire”. Originariamente una produzione W.F.T., passerà in seguito nel catalogo della piccola etichetta italiana Musique Records. Con una promozione limitata il disco passerà sottotraccia. Nel 1993 Jo Garret, Mick Cox e Lee formano il “Lee Fardon Trio” e registrano un album acustico che mette insieme materiale vecchio e nuovo di Lee. Il trio si scioglierà dopo un lungo tour europeo. Lee torna in letargo e dice di quei giorni “Non posso lavorare se non scrivo. All’epoca non stavo scrivendo niente.” Nel 1996 la sua casa è preda di un furioso incendio, da cui riesce a malapena a salvare la pelle. Tutti gli strumenti e gli impianti sono distrutti. Da tempo si è rimesso a scrivere, è tornato in sala d’incisione e in tour. Lee Fardon è di nuovo al lavoro: un cantautore di classica tradizione, che negli ultimi venti anni ha prodotto solo 6 album ma che ha saputo aggiudicarsi ottimi riconoscimenti ovunque. Non è mai stato un artista alla moda; spesso controverso, non si è mai mosso sul lato facile della strada né tantomeno ha mai seguito la via del facile successo. Oggi suona in acustico nei club il suo repertorio che ha saputo creare in tutti questi anni. Al suo fianco la chitarra del fido Tony Wilson. Le registrazioni dell’ultimo disco 'Compassion' sono state effettuate negli studi Room With a View di Hampshire, con la partecipazione di Paul Beavis (batteria), Steve Smith (tastiere), Tony Wilson (chitarra) e Colin Fardon (basso). È anche uscita di recente una compilation che raccoglie varie tracce inedite: la canzoni preferite di Lee e canzoni che si erano perse e che è un piacere poter ascoltare per la prima volta. www.leefardon.com www.myspace.com/leefardon

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