1970-2010 Remembering Jimi Hendrix 40th anniversary tour Il 18 settembre 1970 è una data triste per la storia della musica. In una stanza del Samarkand Hotel a Londra, muore, in circostanze a tutt'oggi non ancora precisate in maniera definitiva, Jimi Hendrix. Il coroner (pubblico ufficiale del mondo anglosassone che indaga sulle cause di morte in circostanze sospette), emise un certificato di morte con la dicitura”open verdict”, che significava il non essere in grado di stabilire con esattezza la causa del decesso, nei termini in cui si era verificato. Recentissimamente sono emerse nuove testimonianze pubblicate su un libro scritto da un road manager di Jimi nel quale l'autore racconta che durante una serata in un pub londinese, il famigerato Mike Jeffrey, manager di Hendrix, gli confidò che egli stesso (con altri complici) era il responsabile della morte di Jimi. Jeffrey raccontò che l'aveva ucciso facendogli ingoiare un numero notevole di sonniferi combinati con una grande quantità di vino. Questo, sempre secondo la testimonianza del presunto autore del delitto, era stato deciso a seguito della volontà espressa da Jimi di non volerlo più utilizzare come manager. Riportando le stesse parole del libro, Mike Jeffrey avrebbe confidato: “mi sarebbe fruttato più da morto che da vivo”. In realtà, stando alle circostanze immediatamente successive, questo fu un”affare”di breve durata, dato che, ufficialmente, Mike Jeffrey morì in un incidente aereo avvenuto nei cieli francesi durante uno sciopero dei controllori di volo, nel 1973. Ovviamente non si trovò mai il corpo di Jeffrey e molti sospettano che l'ineffabile manager di Jimi Hendrix non si fosse affatto imbarcato su quel volo. Dopo diverse battaglie legali, durate anni, fra i vari contendenti, ora tutto il patrimonio artistico di Hendrix viene gestito da una società che fa capo a Janie Hendrix, sorellastra di Jimi. Per rendere omaggio a colui che con il suo modo di proporre ed interpretare la musica rivoluzionò tutta un'epoca, aprendo nuovi orizzonti per lo sviluppo della stessa in tutti i suoi generi, a distanza di 40 anni da quel tragico evento, vogliamo ricordare e celebrare la figura di Hendrix tramite immagini, suoni e memorabilia. Il progetto consiste nel proporre, ove possibile, un ricordo di Hendrix tramite l'esposizione di materiale (foto, dischi, giornali) dell'epoca che ne ripercorrono la breve ma intensa storia artistica. La mostra potrà avere un carattere di allestimento “temporaneo”, nei termini e tempi che si concorderanno, oppure di esposizione per una sola giornata. Un particolare rilievo sarà dedicato alla tournee che Jimi Hendrix fece in Italia nel maggio 1968. Un video, montato per l'occasione, ripercorrerà con immagini per lo più inedite e rare la storia musicale di Hendrix, dalle prime immagini che si hanno di lui (1965) fino all'ultimo concerto tenutosi in Germania (6 settembre 1970). Infine, a chiudere l'evento, avremo un concerto/tributo che fungerà da momento di grande richiamo per il pubblico. Infatti saranno presenti sul palco due figure di primo piano per quel che riguarda la musica di Hendrix. Per la prima volta in Italia sarà sul palco Leon Hendrix, fratello di Jimi, che suonerà e racconterà le sue storie, con aneddoti e dettagli della sua vita al fianco di Jimi. Leon sarà disponibile a rispondere alle domande dei fan . Dopo dieci anni dalla sua ultima tournée italiana, ritornerà Randy Hansen, che e' considerato in tutto il mondo il più autorevole interprete della musica di Hendrix, sia per quel che riguarda il lato strettamente tecnico/musicale, sia per l'aspetto scenografico/spettacolare. Un vero e proprio clone di Jimi Hendrix, dotato però di una sua spiccata sensibilità artistica. Un vero funambolo delle sei corde, un trascinatore che sa entusiasmare il pubblico. http://leonhendrix.com/ www.myspace.com/leonhendrix agenzia leon hendrix: Roberto- 3289428032 http://jimihendrixitalia.blogspot.com/