LES SAVY FAV - The Cat And The Cobra (Southern/Wide) Providence potrebbe essere portata ad esempio della provincia americana (e non solo): dove hai poco sei costretto a tirar fuori da dentro. E se in questo secolo la provinciale Providence ha generato Lovecraft ed i Talking Heads, forse non è un caso. E dei primi Heads, quelli più squinternati e psicotici, i LSF hanno preso l'attitudine sgangherata e povera; là messa a disposizione di - tutto sommato - canzoni che con il pop erano pur imparentate, qui, pur dimostrando di esser capaci qualora lo volessero ('Dishonest Don Part II'), badano più all'urgenza della costruzione, un traballante castello fatto con carte strausate che grazie all'amalgama di cotica sa come reggere agli urti. Radicali, essenziali, assolutamente incuranti della tecnica e della bellezza (ma come succede in questi casi, ogni nota e strumento sono al loro posto anche se non sembra essere quello), della stessa sostanza di Pere Ubu, Fall e Gang Of Four pur essendo diversi da tutti, assolutamente convinti che il loro futuro non sia oltre un altro paio di sortite discografiche, con un buono scaffale di album dei perdenti degli anni '80/90 (credo: solo i beati matti e gli eroi si ricordano di Stomp, Nerve Rack, 7 Kevins o Scrawls, tanto per citare). Traccia nascosta che si infiamma di caracollante RnR a dieci minuti dalla partenza dell'undecima. Dicono di combattere contro la Playstation, i nuovi media e i bidipendenti da rave party: come abbattere una montagna con un cucchiaino. Ma evidentemente credono alla storia di Yu Kung.