Liquid Desire è un'idea di Gabriele Bombardini e Matteo Scaioli, dove mescolano chitarre elettriche ed effetti, pedal steel, batterie, percussioni indiane ma anche moltissime macchine per allargare lo spettro della musica jazz, rock, elettronica e psichedelica. Davvero ampio il ventaglio di suggestioni che i due mettono sul piatto, tra ambientazioni lunari, landscapes immaginari e calde scenografie metropolitane che riportano alla mente ora i Pink Floyd dell'era Waters, ora il Brian Eno più contemporaneo ed avantgarde - ma sempre con voce personale e riconoscibile.
Il progetto, nato nel 2014 come spettacolo quadrifonico live con l'artista David Loom alla parte visual, si è guadagnato una vita propria su disco grazie alle molte richieste giunte ai due musicisti di vedere documentata quella musica. La trentennale esperienza professionale dei due artisti che li ha visti impegnati su tutti i fronti, dal pop al free jazz, dalla fusion alla musica per la danza, si riversa oggi in uno stile unico, una musica inedita, una sperimentazione che varca i confini di genere. In studio e nelle performance live, il progetto si avvale del prezioso contributo di Jhonny Boscaini, che con i suoi synth analogici e modulari e con il suo violino impreziosisce la tavolozza espressiva della band. Un progetto eclettico, in grado di teletrasportare altrove anche l’ascoltatore più distratto, grazie a un dosaggio pressoché perfetto di accademia, memoria storica, immaginazione e compassato didascalismo.