I Lleroy sono un power trio noise-rock nato a Jesi nel 2006. Il disco d’esordio è Juice of Bimbo (2008), registrato e mixato da Giulio Favero al Blocco A di Villa del Conte (PD). Nel 2009 si trasferiscono a Bologna e alla fine del 2010 si consolida la formazione composta da Francesco Zocca, Riccardo Ceccacci e Chiara Antonozzi. Il trio registra e pubblica Soma (2013), lavorando con Massimiliano Moccia al Blue Record Studio di Mondovì (CN). I primi due album, entrambi masterizzati da Maurizio Giannotti, vengono coprodotti da diverse etichette indipendenti e supportati da un’intensa attività live in Italia e in Europa.
Nel 2017 esce Dissipatio hc (liberamente ispirato a Dissipatio HG di Guido Morselli), album registrato e mixato al Vacuum studio (BO) da Bruno Germano tra marzo e dicembre 2016 e masterizzato da Carl Saff@SaffMastering (Chicago, IL) nel febbraio 2017. Vinili e cd sono coprodotti da Sangue Dischi / Bloodysound fucktory/ Sonatine/ Santa Valvola/ Vollmer industries/ Taxi driver/ UA/ Coypu records; promosso da una settantina di esibizioni dal vivo, il disco ospita i contributi di Gregorio Luciani (Si non sedes is) alla voce e Dimitri Sillato al violino; l’artwork è realizzato da Thomas Ott.
L’ultimo lavoro, Nodi, registrato e mixato da Giulio Favero presso lo studio Sotto il mare (VR) e masterizzato da Claudio Adamo (Fonoprint, BO) tra l’estate 2020 e 2021, prosegue nella direzione tracciata da Dissipatio, alternando pezzi dalle ritmiche veloci e ossessive a tracce più dilatate e dinamiche, alcune delle quali ospitano il violoncello di Giuseppe Franchellucci. A pubblicare quest’ultimo lavoro è l’etichetta milanese Overdrive nel 2022.
Il suono che contraddistingue i Lleroy è un noise-hardcore che guarda (piangendo) alla Amphetamine Reptile degli anni d’oro; tra i nomi con cui hanno diviso il palco ci sono Unsane, Cherubs, Hammerhead, Flipper, Big Business, Torche, Pigs.