Lol Coxhill Nato a Portsmouth, 1932. Tra gli anni 1947 e 1949, l’adolescente Lol Coxhill organizzava incontri di jazz contemporaneo e l’ascolto di registrazioni dei moderni jazzisti. Dal 1950 al 1951 fu ‘temporaneamente disturbato dal servizio nella Royal Air Force’ ma per i rimanenti anni di quel decennio fece parte di diversi complessi: Denzil Bailey’s Afro-Cubists, Graham Fleming Combo (tournée nelle basi aeree americane in Inghilterra) e Sonny G and the G Men, suonando R’n’B “classico”. Ha suonato in solo ed è anche stato ospite di molti affermati musicisti inglesi di jazz quali: Joe Harriott, Tubby Hayes, la The Oxford University Jazz Band. Ha passato buona parte dei primi anni sessanta suonando R‘n’B nei Tony Knight’s Chessmen, compiendo tournée, accompagnando (o facendo da spalla a) artisti statunitensi di passaggio come Rufus Thomas, Martha & the Vandellas, Screamin’ Jay Hawkins e Mose Allison. Ha continuato a lavorare più o meno in questo modo fino agli anni settanta, fino alla tournée con Otis Spann, Champion Jack Dupree, Lowell Fulson e Alexis Korner. Tra il 1968 e il 1972 ha fondato Delivery ed ha fatto parte dei Whole World di Kevin Ayers, esibendosi, inoltre, in duo con David Bedford e Steve Miller. Negli anni successivi, Lol Coxhill ha incominciato a farsi un nome come improvvisatore e solista, viaggiando in ogni parte dell’Inghilterra, in Europa, Nord America e Giappone. Nel contempo, ha collaborato con numerosi improvvisatori (nella Company di Derek Bailey), jazzisti (nei Brotherhood of Breath), musicisti rock e blues (Henry Cow, The Damned), e si è anche esibito con gruppi teatrali sperimentali come lo Welfare State. Le sue altre collaborazioni comprendono Trevor Watts’ Moire Music, Spontaneous Music Ensemble e AMM. I progetti a lungo termine che risalgono a questo periodo sono: The Recedents, Melody Four (con Steve Beresford e Tony Coe) e collaborazioni in duo con Pat Thomas, Adam Bohman e Veryan Weston. Ha lavorato occasionalmente per la televisione e il cinema con una parte in London Story di Sally Potter, in The madness museum di Ken Campbell e Nigel Evans, e ha composto un po’ della musica, insieme a Veryan Weston, per Caravaggio di Derek Jarman. Ha inciso più di 80 dischi.