Girato, diretto e montato dallo stesso Muratti, il videoclip di “Era ancora Aprile”prende vita nel cuore delle distanze che ci separano da un anno narrando ancora una volta intensamente il tema dell'assenza, cardine portante nella produzione dello spoken album “Lettere da Altrove” di cui il brano è quinto singolo estratto.
Pubblicato da Riff Records nell'autunno del 2020 l'album, guidato da una voce in equilibrio tra declamato e cantato, trova così il completamento del suo percorso visivo e immaginifico.
Girato all'interno del laboratorio creativo the house of love affacciato sulle acque del Lago di Monate (VA) dove Muratti vive e lavora, il video di “Era ancora Aprile” ci guida in profondità nella dimensione più intima dell'autore che si presenta sul set mettendosi ancora una volta a nudo sia da un punto di vista stilistico-formale che poetico e musicale.
“In una rappresentazione visiva in equilibrio tra reale immaginato, presente e ricordo, riflessione e subconsio” racconta Lory Muratti “prende forma questa nuova 'lettera' grazie alla quale torna presente il ricordo di una notte di Aprile che sembra al contempo così lontana e così vicina. Una notte di un anno fa eppure in tutto simile a quella dentro la quale ha preso forma questo video nato all'improvviso, fuori programma e (per dirla con parole di T.S. Elliot) 'nel mese più crudele'...”
É infatti uno spaccato notturno, solitario e suggestivo quello che presenta Muratti con questo brano. Una notte di luci arrivate da Altrove grazie alle quali si delinea un viaggio interiore che ha il sapore di un rituale antico dove fantasmi, visioni e memoria prendono il sopravvento portandoci in volo dentro noi stessi su una musica ricca di reminescenze. Dal punto di vista musicale echi di tamburi lontani e potenti sostengono un arrangiamento caratterizzato da sonorità evocative e cinematografiche dentro il quale i confini tra i generi si confondono lasciando spazio a un incedere emozionale che procede in crescendo.
Affrontando sé stesso e al contempo tutti i temi toccati con la sua recente pubblicazione, Lory Muratti mostra in questo video un'attitudine che, in epoca “grunge” non avremmo esitato a descrivere con l'espressione “come as you are”. Una verità interiore, ma anche estetica indispensabile all'autore per poter completare un percorso che, sulla verità di ciò che siamo contrapposta al dogma dilagante del “vivere in apparenza”, vede i fondamenti del suo essere. Un lavoro fuori dal coro, nato con coraggio in un momento non facile da interpretare che parla attraverso vie differenti di questo presente che sembra essere ancora impigliato e sospeso dentro quell'Aprile di ormai un anno fa.
Lory Muratti è polistrumentista, producer, scrittore e regista.
Nato e cresciuto tra i laghi lombardi, firma per diversi anni i suoi lavori sotto lo pseudonimo “Tibe” facendosi conoscere nel mondo alternative rock grazie al sound fortemente evocativo con cui caratterizza i suoi lavori.
Nel 2005 pubblica il suo primo romanzo “Valido per due” (Edito da Mondadori) che si traduce in un tour di spettacoli teatral-musicali.
Con il libro e disco “Hotel Lamemoria” (Mondadori/Warner, 2007) e con il successivo progetto “Scintilla” (Feltrinelli/Mescal, 2013) traccia i contorni di un nuovo modo di coniugare musica e narrativa che si fondono nelle sue opere come due anime della stessa creazione.
Sul fronte visivo si occupa di video-arte, videoclip musicali e visual storytelling nel mondo del marketing. Vestendo i panni di Dj/Vj ha creato negli anni contenuti live per brand come BMW, Citroën, Nokia, Heineken, Sony Ericson e si è esibito in club ed eventi internazionali quali “Return to New York” a Londra, “Ballo del Doge” a Venezia, “Cornetto Free Music Festival” a Milano e Roma e “Burning Man” nel deserto del Nevada.
Le sue installazioni come sound designer lo hanno portato fino a “Luminale Frankfurt 2010” e “Biennale di Venezia 2011”. L'unione dell'espressione musicale, letteraria e visiva è la chiave di lettura che soggiace a tutta la sua produzione dentro la quale prende vita un universo di opere indipendenti, ma sempre profondamente interconnesse.
Sviluppa i suoi progetti all'interno del laboratorio creativo “the house of love”, casa di produzione audio/video che dirige in un ex ricovero barche affacciato sulle sponde del Lago di Monate in provincia di Varese. Proprio sulle sponde di quel lago nasce anche il recente lavoro “Lettere da Altrove” (Riff Records, 2020), uno spoken album scritto, suonato, prodotto e registrato in solo.