Composto dallo stesso artista, “JUOC E MARE” è un brano scritto interamente in napoletano che esorta a non sopprimere la propria voce interiore per paura dei giudizi altrui, ma a dare libera espressione ai propri pensieri e alle proprie sensazioni, senza sprofondare nel mare di schemi e pregiudizi imposti dalla società.
«Il mare è un luogo fisico e mentale - dichiara Luigi De Crescenzo - A volte ci conforta e altre, invece, ci travolge attraverso una corrente improvvisa che agisce secondo un gioco imprevedibile, esattamente come la vita».
Luigi De Crescenzo nasce a Napoli il 22 maggio 1989. Muove i primi passi verso la musica fin da piccolo, spinto dalla propensione artistica ereditata dalla famiglia, in particolare dallo zio Eduardo De Crescenzo. Crescendo, la sua passione per la musica lo spinge ad avventurarsi nella composizione e il suo talento lo porta a collaborare con alcune realtà musicali del territorio. Nel 2016 fonda insieme ai musicisti Giorgio Sbordone e Davide Esposito la band Naea. Il gruppo partecipa a numerosi contest ed eventi live e nel 2018 pubblica l’Ep “Radici” (distribuito da Pirames). Nel 2018 Naea realizza insieme al percussionista Tony Cercola una rivisitazione del suo singolo “Estrella”. L’anno successivo il gruppo arriva a portare il proprio singolo “Quello che c’è” (Materiali Musicali) sul palco della finale del Premio Mia Martini 2019. Conclusa la collaborazione con i Naea, Luigi intraprende una carriera solista, lavorando in prima persona all’uscita del suo primo disco, composto da brani in italiano e in napoletano.