MACHWEO
Musica da festa
L'ascesa e il declino della Second Summer of Love, gli 808 State e i Sabres of Paradise, la Milano del Plastic e la parabola assurda del Cocoricò, immaginati e ricreati "à la Salgari" da chi negli anni '90 non ne aveva nemmeno 10
"Musica Da festa è un omaggio a un periodo della musica da club che non ho mai vissuto.
Sono nato in provincia e ho vissuto per tutta la mia vita nella provincia, prima al sud, poi al nord.
Tutto quello che mi è arrivato della club culture italiana l’ho potuto vivere solo nei racconti di chi, dalla provincia del mondo, si spostava per andare a ballare. E sono quelli che oggi hanno quasi quarant’anni, fanno questa cosa da sempre, spesso hanno anche scritto libri sulla questione, sulla Milano del Plastic, l’evoluzione dei suoni di Roma, la grande Napoli di United Tribes, Torino con XPlosiva e The Plug e la parabola assurda del Cocoricò. Nella mia vita, l’unico modo per venire in contatto con questa musica è sempre stato ascoltare il fomento nelle storie di chi quelle cose le ha vissute o ricostruire aposteriori dai filmati in VHS malamente finiti su Youtube.
E poi c’eravamo noi, che all’epoca ci provavamo in modo patetico. Avevamo non più di dieci anni e ogni compleanno ci infilavamo nei garage, e quello che partiva sullo stereo era la nostra idea di quella cosa là. E irrimediabilmente non partiva Larry Levan, non sapevano niente di Frankie Knuckles, ignoranza completa anche su fronti più vicini come i Sabres of Paradise. Teneva banco La Danza Delle Streghe, a un volume talmente alto da impedire qualsiasi tipo di conversazione. Inevitabilmente, l’idea che ci si incuneava nella testa era più vicina allo Studio Zeta, all’Ultimo Impero o alle Rotonde di Garlasco, piuttosto che al Plastic o alle Officine Belforte."