Da una high school californiana ai tour mondiali, i Mad Caddies nella loro storia ultraventennale si sono guadagnati schiere di fan fedeli in tutto il globo con la loro miscela unica di reggae, punk, ska e pop. Con sei album alle spalle, la qualità più sorprendente della band risiede proprio nella sua abilità di evitare la caduta in un sound stantio o riproposto; il mix di generi e di influenze da cui la band trae spunto gioca sicuramente un ruolo fondamentale in questo.
Non è un caso dunque che il gruppo sia fin da subito finito sotto l’ala protettrice e lungimirante di Fat Mike dei NOFX, con la cui etichetta Fat Wreck Chords i Mad Caddies hanno pubblicato tutti i propri ultimi sei dischi. Tra questi, il recentissimo Punk Rocksteady (2018), che comprende versioni riarrangiate in chiave ska di band classiche del punk rock come Lagwagon, NOFX e Green Day.
Se gli si chiede quale sia il segreto della longevità della band, i Mad Caddies sono pronti a rispondere che l’armonia fra i ben sette membri del gruppo è la chiave di volta che tiene la band insieme. “Ormai conosciamo la personalità di ognuno piuttosto bene, e quindi andiamo sempre d’accordo, soprattutto quando siamo stipati in un pullmino!”, spiega il chitarrista Sascha Lazor.
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