"Elefante"
Un disco epistolare scritto a tre mani tra il Veneto, l’Umbria e l’ Africa. Passando da New York ad Istanbul. Nei soundcheck da un locale all’altro.Un viaggio profondo come la terra, dove ogni canzone ricorda quel passo, pesante.L’ equilibrio tra la calma e la furia.Un Elefante.
Oggi la band pubblica "Maledetto me" primo video estratto dall'album.
Ecco come i due videomaker descrivono il soggetto:
"Secondo la corrente psicologica della Gestalt il nostro apparato percettologico ha una tendenza organizzativa innata costituita dall’articolazione figura/sfondo secondo cui non c’è una figura senza sfondo.Il video di "Maledetto Me" racconta la storia di chi non è più in grado di distinguere la propria figura dagli sfondi che si alternano dietro di lui.Sfondi in cui reale ed immaginario si fondono al punto che gli oggetti del quotidiano diventano un canale di comunicazione con gli antipodi della sua mente.
Il parossismo si raggiunge nella scena del ballo. Una coreografia imbarazzante che si svolge in un non luogo che, a questo punto della storia, non è dato sapere se sia reale o no.Tutto ciò che si sa è che il freddo di gennaio viene a bussare alla tua pelle e non c'è niente di più tangibile che ti faccia svegliare dal torpore immaginifico in cui ci si nasconde."Maledetto me" è la storia di chi vorrebbe una vita meno amara di quella che ha e decide di lasciare che la sua mente ne crei una per lui.