MANIC STREET PREACHERS "This Is My Truth Tell Me Yours (EPIC) I Manic Street Preachers rappresentano una delle più inspiegabili manifestazioni del pop in circolazione. Kitsch d'autore, piccole cose di pessimo gusto, ma senza i toni crepuscolari degli Suede. I Manics sono sguaiati e il cantante James Dean Bredfield anche peggio: pare la più credibile incarnazione vivente di Freddy Mercury, così come il gruppo, il corrispettivo appena più fragoroso dei Queen. Mancano i cori polifonici e i pantaloni spaccachiappe, il che, insieme all'immagine di eterni maledetti prima (dello scomparsa, oramai definitiva, del chitarrista Richey Edwards) e di nostalgici ora li riscatta dal ruolo assegnatogli. Ma a ciò contribuisce soprattutto la qualità dei testi stesi dal trio gallese, densi di riferimenti storici e citazioni quando riescono a dribblare le consuete storie d'amore. Questo li ha trasformati in uno dei gruppi britannici più seguiti, forse il più amato da parte del pubblico politicamente corretto ed avvertito. Ed è con ogni probabilità questa la ragione per cui fuori dai patri confini comunicano poco a chi consuma musica. Non lesina dotte analisi neanche This Is My Truth..., a partire dal brano dedicato alla guerra civile spagnola "If You Tolerote This Your Children Will Be Next", un omaggio ai Clash di Spanish Bombs, sino alla finale South Yorkshire Mass Murderer, divisa tra la recente cronaca nera e gli Smiths di Suffer Little Children. Passando per un sommario di pochi minuti Black Dog On My Shoulder in cui vengono centrifugati Winston Churchill, Brian De Palma e Ian McEwan. Mancano però le canzoni al quinto disco dei Manics. Considerazione banale, ma escludendo le elegie epiche The Everlasting e You're Tender And You're Tired, ampie porzioni del disco suonana acciarpate (Be Natural, You Stol e The Sun From My Heart, I'm Not Working) e distanti dai vertici raggiunti da alcuni episodi del precedente Everything Must Go. Proprio vero che la verità non sta mai da una sola parte.