Manuel Lieta si proclama seguace della teoria delle Strategie Oblique di Brian Eno (“Onora i tuoi errori come delle intenzioni nascoste”) e del motto di Walt Whitman, “Mi contraddico? Ebbene sì, perché son grande, contengo moltitudini”: pur tenendo come punto fisso della sua vita la musica (è pluristrumentista, cantante, autore per il suo progetto musicale Stardog), si cimenta per tre anni con l'Architettura, per poi gettare squadre e autocad al vento e darsi alle Lingue Straniere, facoltà in cui si laurea all'Università Statale di Milano. Contemporaneamente fa l'operaio e scrive su quotidiani, periodici e webzine, ma lo troviamo con incomprensibile successo anche nelle vesti di selector-dj in diversi club milanesi (Magnolia, Goganga, Casa139). In tutto questo scombinato bailamme pubblica a nome Stardog un paio di dischi, con riconoscimenti (Premio M.E.I. 2004) e collaborazioni di rilievo (Andy dei Bluvertigo, Blixa Bargeld degli Einstürzende Neubauten). Proprio da qui nasce il contatto con iVisionaria, che produce i due videoclip di Stardog: dall'amore per il cinema, dall'affinità di intenti e, è il caso di dire, di Visioni, parte l'idea di collaborare con Francesco, Martina e Don per quanto riguarda la figura di soundtrack composer e di consulente musicale e artistico, sfruttando la sua competenza musicale al pianoforte e l'interesse per l'uso sperimentale delle nuove tecnologie musicali, già testato nella composizione di alcuni jingle per video virali. www.myspace.com/blixastardog