★ MAO - Velluto Blu (M. Gurlino) velluto blu come vorrei che proprio tu vedessi con gli occhi miei io non ti conosco non so chi sei ma capisco presto quello che vuoi - era luglio, faceva un caldo esagerato e al pomeriggio giocavo a calcetto, quando incontro dani che mi invita a cena nella sua casa nuova, un altro appartamento di studenti, ma questa volta dalle parti di piazza bernini. gli chiedo che cazzo c'è andato a fare lì e lui mi risponde che è una bella storia, gente simpatica e poi quella sera, ci sarebbero stati altri ospiti ci saresti stata anche tu. - mi presento verso le nove convinto che fosse un pacco pazzesco e che in un oretta me la sarei svignata e invece non faccio in tempo a legare la vespa al palo che sento tutto un vociare, di risatine. insomma ad aprirmi sei proprio tu e c'è pure un terrazzo, un sacco di tipe e chi se ne frega se si mangiano le farfalle con il sugo del discount, questa è proprio una bella situazione dico io e me ne resto fino a notte inoltrata, quando intorno al divano rimaniamo in tre che nel frattempo è arrivato un temporale e sul terrazzo non si può più stare. - allora prendo la chitarra e mi metto a cantare «perché continuano a costruire le case e non lasciano l'erba» poi aggiungo «e già e se va avanti così, che cosa fumiamo?» e si mettono tutti a ridere, ma tu ti ricordi che il vicino di casa si era raccomandato di stare attenti alle piantine. allora faccio il galante, poso la chitarra e mi offro di accompagnarti, così ci bagniamo tutti e due, soprattutto tu che praticamente è come se non avessi più la maglietta, sembrava svanita, la maglietta. quindi possiamo dire che è grazie a celentano che ho conosciuto te. «perché continuano a costruire le case e non lasciano l'erba». ★ MAO Mao, altrimenti detto Mauro Gurlino, nasce a Torino, come gli piace dire, a nord di Foggia e a sud di Aosta, dove attualmente vive, il 16 aprile 1971. Laureato in Storia e Critica del Cinema presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Torino con una tesi sul musical “Yuppi Du” di Adriano Celentano, Mao “è ed è stato tutto”, come un giorno è stato definito da un giornalista per descrivere la sua poliedrica carriera ventennale. Leader negli anni novanta del gruppo Mao e la Rivoluzione con cui pubblica due dischi per la Virgin (“Sale” e “Casa”), conduttore insieme ad Andrea Pezzi di programmi televisivi trasmessi su MTV (“Kitchen”, “Hot”, “Romalive”, “Tiziana”, “Tokusho”), speaker radiofonico fin dai tempi del liceo (Radio Deejay, Radio Flash e Gru Radio), attore sia in lungometraggi (“20 Venti” di Marco Pozzi, “500!” di Giovanni Robbiano, Lorenzo Vignolo e Matteo Zingirian, “Perduto Amor” di Franco Battiato, “A/R Andata+Ritorno” di Marco Ponti, “I Solidi Idioti” di Enrico Lando) che in cortometraggi (per la regia di Enrico Iacovoni, Nicola Rondolino, Igor Mendolia e Guido Norzi). Collabora negli anni con diversi musicisti, tra cui Delta V, Max Gazzè e Morgan, produttore artistico del suo primo album solista “Black Mokette” pubblicato per la Mescal. Insieme ai Santabarba, è alla guida della resident band della trasmissione televisiva su RaiDue “Scalo 76”. Sempre in RAI, è al fianco di Simona Ventura nel programma radiofonico “Ventura Football Club” in onda su RaiRadio1. Da dieci anni, è agitatore, insieme alla crew CortoCorto, del nightclubbing torinese con le sonorizzazioni di “Duel Soundtrack Contest”, i contest cantautoriali di “LaBase Song Contest” ed il talk-show “Il Salotto di Mao”, format con cui ha ospitato nel corso degli anni più di trecento artisti. Con Marco Peroni e Mario Congiu è parte del trio Le Voci del Tempo, una compagnia che racconta la storia italiana in club, piazze, rassegne e teatri con spettacoli fatti di canzoni, immagini e parole. Negli ultimi anni, pubblica il suo secondo album solista “Piume Pazze”, distribuito gratuitamente su internet, e due romanzi musicali, “Meglio tardi che Mao” (Express Edizioni) e "Mao sogna Celentano e gliele canta" (Arcana Edizioni). www.cortocorto.it www.maoelarivoluzione.it