rassegna dedicata all' OPERA FILMICA dell' artista belga MARCEL BROODTHAERS. Marcel Broodthaers prima di dedicarsi all'arte visiva è stato un poeta e ha aderito al movimento surrealista belga nel 1945, l'epoca del maggior impegno politico del gruppo. L'interesse per le immagini, le forme, i segni appartenenti alla quotidianità, insieme ad una tendenza alla riflessione teorica sull'arte come specifico sistema ideologico, fanno di Marcel Broodthaers una delle personalità più significative dell'arte europea del secondo dopoguerra. Il suo riferimento principale è Renè Magritte, il grande artista belga da cui Broodthaers eredita l'interesse per una analisi del funzionamento del linguaggio, verbale e visivo, compiuto con grande senso dell'ironia. Immagine, oggetto, parola sono gli elementi di base del lavoro di Broodthaers, animato da un senso trasgressivo, che lo spinge ad adottare come materiali per le sue opere le conchiglie delle cozze e i gusci delle uova. Broodthaers ha contribuito ad arricchire il panorama artistico europeo nelle sue declinazioni concettuali: ambiti in cui l'opera d'arte si identifica con la riflessione su se stessa e sul sistema dell'arte come dispositivo che la crea e la legittima. Vanno in questo senso anche le operazioni che Broodthaers ha realizzato in seguito, sempre giocate sulla discrepanza fra le immagini e le parole che le nominano e spesso formalmente risolta nella dimensione dell'installazione ambientale, nel libro d'artista o nel film.