MARCO COLLINI Quasi trentenne con il suo rock "d'autore" esprime molto bene, in modo schietto e sincero senza tanti particolari movimenti, la sua essenza di artista completo, grazie anche alle composizioni scritte e musicate di suo pugno. Inizia in giovane età a suonare la chitarra acustica ed il pianoforte e sulle note dei suoi musicisti preferiti, Edoardo Bennato, Vasco Rossi, Claudio Baglioni, ma soprattutto Ligabue e Luca Carboni, si forma ed inizia a scrivere le sue prime canzoni. Il suo primo brano "Le ragazze del salotto" registrato negli studi della Bess di Montesilvano, viene inserito quasi subito nelle scalette dei suoi live shows in Pescara e dintorni insieme alle cover più famose. Partecipa a diversi concorsi musicali regionali sia da solo (Abruzzo in festival, Eurofestival Rock'on'test), ma anche con gruppi come i Definizione con i quali ha suonato per un po' di tempo proponendo i brani di Ligabue a mò di tributo. Riesce ad avere riconoscimenti importanti anche presso l'Accademia Di Sanremo dopo aver partecipato alle selezioni del concorso bandito dalla regione Toscana UNA VOCE PER SANREMO. Nell'estate scorsa insieme ai Marco e B.A.S.T.A partecipa al rock'on'test ricevendo i complimenti dei Bandabardò, da Figaz in particolare. A settembre riceve direttemente dalle mani della soprano Carla Laudi il Premio della critica del Festivaltour'99 G.P.Internazionale dello Spettacolo ad Alba Adriatica ecc... "La mia musica è essenzialmente un rock melodico tra Luca Carboni e Ligabue, con testi molto autobiografici, che parlano di esperienze vissute di persona anche attraverso i viaggi che ho intrapreso come per esempio "Sotto il cielo di cuba" dove descrivo quest'isola che nonostante tutto cerca di ridere alla vita. Cerco di esprimere le mie sensazioni i miei stati d'animo senza uno schema ben definito o con una regola ben prestabilita, ma carpendo il momento utile per riuscire a descrivere tutto cio che sento dentro la mia esistenza. Penso poi che un vero artista scriva sempre, perchè non ha bisogno di incentivi particolari per dare il prodotto dei suoi sforzi. E' vero che la case discografiche vogliono da un musicista i lavori che prestabiliscono nei contratti, ma ormai non ci vuole niente per crearsi un nuovo prodotto inventandosi una collaborazione illustre o qualche rifacimento di pezzi importanti con un arrangiamento diverso.