Presentazione
il duo portoghese composto dalla cantante Maria João e dal pianista Mário Laginha, in scena domanica 4 marzo alle Ciminiere di Catania per la XXIX stagione concertistica di Catania Jazz. Il giorno dopo i due musicisti suoneranno al Teatro Dante di Palermo.
Maria João è conosciuta per la sua notevole capacità di improvvisazione e l’attitudine all’evoluzione, nodo centrale del suo fare artistico. Pochi interpreti hanno esplorato, come lei, tante forme espressive, imprimendo nella propria vicenda artistica svolte e cambiamenti così consistenti. Nata a Lisbona nel 1956 da padre portoghese e madre mozambicana, la sua musica è il prodotto del suo gusto per il jazz e delle sue radici multietniche, completati da una grande perizia tecnica e performativa e dalle sue note capacità d’improvvisazione.
Ha iniziato ad accostarsi seriamente alla musica quando l’Hot Club di Lisbona aprì le iscrizione per la scuola di jazz. Pur non avendo solide basi musicali, seppe improvvisare un pezzo in modo così magistrale che fu presa senza riserve.
Agli anni in quella scuola deve la sua formazione artistica e la disposizione all’ascolto, oltre alla nascita del suo primo gruppo, con cui rivisitava classici americani, e la pubblicazione del suo debut album. Durante un tour in Germania nel 1986 conosce la pianista Aki Takase che la invita a collaborare con lei: l’incontro con il free jazz della giapponese rappresentò per Maria Joao una svolta artistica orientata ora verso uno stile e un repertorio sempre più originali.
Insieme, la Takase e João si esibirono in tutta Europa e pubblicarono due album live, “Looking for love” registrato nel 1987 al festival jazz di Leverkusen, e “Alice”, registrato nel 1990 al Festival di Norimberga.
Con la nascita del figlio nel 1991, Maria João torna in Portogallo e dà vita a un progetto con la band portoghese Cal Viva, di cui faceva parte, fra gli altri, Mário Laginha. Frutto di questo incontro, l’album “Sol” fondeva in sonorità assolutamente originali, la musica tradizionale portoghese e il jazz. Nel 1994 con la pubblicazione del disco “Danças” inizia una nuova fase della carriera di Maria João, segnata dalla collaborazione, tutt’ora attiva, con Mario Laginha (nato a Lisbona nel 1960), uno dei compositori e pianisti più noti e creativi della scena jazz portoghese: un sodalizio fecondo che darà vita in seguito ad altri sette dischi e a un’intensa attività concertistica.
Ma anche altre esperienze costellano nel frattempo il percorso artistico di Maria Joao: nel 2001 la troviamo sui palchi di mezzo mondo con l’indimenticabile Joe Zawinul; nel 2003 è invece con il quartetto austriaco dei Saxofour (con il quale ha registrato due album), e l’anno dopo con Gilberto Gil nello spettacolo “Gil e os quatro cantos”.
Quasi una premessa alla registrazione di “João”, disco del 2007 interamente dedicato alla musica brasiliana (con riletture di autori come Baden Powell, Chico Buarque, Caetano Veloso e Marisa Monte), prima del ritorno al jazz con l’Album “Chocolate” del 2008. Laginha ha suonato anche nel disco “Follow the songlines” che la João ha realizzato nel 2010 col jazzista belga David Linx. Lo scorso anno la João ha realizzato con la lusitana Orquestra Jazz de Matosinhos “Amoras e Framboesas”, nove canzoni tratte dal canzoniere popolare brasiliano, due standard di jazz americano e due brani scritti con Mário Laginha.