Si intitola 'Kingdom In Colours' il nuovo album dei Maribou State, disponibile il 7 settembre su Counter Records.
L'annuncio del secondo lavoro di questo progetto britannico fondato da Chris Davids e Liam Ivory è anticipato dal singolo 'Feel Good', nato dall'amicizia con il trio di Houston Khruangbin, dall'amore condiviso per i breakbeat, i riff di surf rock e il desiderio di esplorare culture musicali di tutto il mondo.
'A volte una riunione casuale crea il seme per qualcosa di più grande, dicono i Khruangbin. È stato così quando abbiamo incontrato i Maribou State alla Koko un paio d'anni fa. Siamo molto felici di essere coinvolti in questo progetto.'
La band continua la sua relazione di lunga data con la cantante Holly Walker, già interprete di alcuni tra i brani più famosi del duo come 'Midas', 'Steal' e 'Tongue'. Nel disco è anche presente il singolo 'Turnmills', dal nome del leggendario club londinese che ha chiuso i battenti nel 2008, la cui pubblicazione, a maggio, era stata accompagnata da un lungo dj set (sold out) ai Corsica Studios a supporto di #SaveNightlife della Night Time Industries Association, una campagna sociale nata allo scopo di proteggere dalla chiusura le sedi musicali più vulnerabili del Regno Unito.
In attesa del tour autunnale che passerà anche dall'iconica Roundhouse il 18 ottobre con una band di cinque elementi, i Maribou State saranno anche ospiti di una serie di festival europei come Sonar By Day, Parklife, Roskilde, Pukkelpop e Nova Batida.
Attivi dal 2011, il duo inglese aveva pubblicato una serie di EP e singoli prima che il loro album di debutto 'Portraits' (Counter, 2015) li portasse in giro per un tour mondiale di trentadue date, da Glastonbury in giù fino ad avere date in Asia, Australia e America, cogliendoli anche di sorpresa:
Era come se fosse ogni giorno Natale, ride Liam, all'improvviso ti ritrovavi a fare un concerto a Bangalore con una folla che conosceva la nostra musica e cantava tutte le parole. È stata un'esperienza pazzesca.'
Acclamati da media come Guardian, i-D e Vogue, che li hanno spesso accostati a nomi come XX, James Blake e Mount Kimbie, i due produttori sono diventanti molto richiesti anche nei remix (Kelis, Lianne La Havas, Fatboy Slim), in radio (Essential Mix, Maida Vale Sessions e Residency tutti su BBC Radio 1) e vantano una fanbase composta da 80 milioni di streaming, oltre ad avere supporto costante da Annie Mac, Zane Lowe, Gilles Peterson, DJ Koze e Bonobo.
Dopo la fine di quel lungo tour, i due tornarono nel Regno Unito per iniziare a lavorare su nuovo materiale, trasferendo il loro studio The Shack, nato in casa sul retro del giardino di Liam nell'Hertfordshire, in una nuova base a Londra ma il flusso creativo arrivò ispirandosi ai viaggi degli ultimi due anni. Cominciarono quindi a fare regolarmente delle escursioni fuori città, allestendo uno spazio temporaneo per settimane, per poi creare un 'collage sonico', attingendo a idee nate durante i tour in posti come l'India, e su registrazioni con un approccio da 'field music' con idee nate in Asia, Australia, Marocco, America:
'Il primo album ci sembrava abbastanza legato al nostro territorio, dice Chris, non solo nel suono, ma letteralmente perchè nato dentro The Shack. Abbiamo sempre avuto un'idea più ampia in termini di produzione musicale, volevamo creare qualcosa che fosse capace di trasportarti in un altro paese o in un altro posto. L'idea con Maribou State era sempre quella di attingere alle influenze provenienti da diverse parti del mondo, continua Liam. Viaggiando, campionando, registrando, volevamo creare questa cosa e renderla soprattutto onnicomprensiva. Questo è ciò che questo nuovo disco rappresenta per noi.'