Ritorna la cantautrice italiana Marta Del Grandi.Selva, il suo lavoro più intricato e scintillante fino ad ora, a raffinata suite devozionale di pop astuto che scorre senza sforzo, unendo complessità emotiva, divina arrangiamenti organici con un finale fantascientifico.Se il suo debutto “Until We Fossilize” mostrasse tutte le qualità dell’approccio unico di Marta, in punta di piedi tra Polvere di Laurel Canyon, eterealismo lynchiano e drammatiche colonne sonore di Morricone, Selva approfondisce il sottobosco,mostrando l'ambizione di realizzare un universo completamente nuovo, il suo ecosistema, dove il solo la forza della sua voce è il pilastro su cui costruire.L'album si apre con "Mata Hari", con Marta che chiede“la mia voce suona diversa”, una premonizione diil ricco arazzo davanti a noi, dove scivolano le canzonisorprendenti spazzate sintetiche, arricchite da geometrie sonore!