Industrial Slave 23: Architecture Of Control è ispirato dall’ omonima poesia dell’ artista e attivista nativo americano John Trudell.
Questa poesia si udirà integralmente all’ inizio del set, per poi lasciare spazio esclusivamente al vettore del suono. E’ un suono che vive nell’ oggi ma nutrito da esperienze provenienti dall’ elettronica ed industrial degli anni 80 e 90, ispirato in pari maniera da Spk, Test Department, Clock DVA, Scorn e Techno Animal, ma rimesso in una dimensione musicale post rave, post noise, post tutto.
Mentori e punti di riferimento come al solito PK Dick e WS Burroughs.
Suono che descrive e parla di un mondo nuovo fatto di prigioni digitali, gabbie digitali, “barcodes”, codici QR per accedere ad altri codici Qr AI, lasciapassare vari e telecamere praticamente ovunque.