La tracklist è composta da 10 brani originali di sua composizione che raccontano storie vere di persone e dei loro differenti modi di vivere il tempo libero. Un’indagine sul "giorno di riposo", momento per prenderci cura di noi stessi esprimendo l’individualità uscendo dai dogmi dei media e dal bisogno di essere accettati socialmente. La domenica, in quanto tempo libero, può però diventare un’arma a doppio taglio per chi non ha proprio equilibrio o buone relazioni sociali, enfatizzando la sensazione di malessere e di inutilità.
La ricerca musicale del disco prova a sfuggire i cliché del jazz post-bop seppur accogliendone le grandi innovazioni compositive e timbriche. Lo stile è certamente influenzato da musicisti come Kurt Rosenwinkel, dal quale mutua la ricerca tra jazz e rock con un frequente lirismo tensivo, e Kenny Wheeler che ispira composizioni di ampio respiro e la costante ricerca di un fil rouge che attraversi ogni passaggio dell’opera.
L’efficacia del risultato sonoro si realizza anche grazie al contributo dei musicisti che hanno collaborato alle registrazioni: il sassofonista di Augusto Pallocca, una sorta di Jan Garbarek 2.0, tastierista Carlo Ferro, coinvolto anche nel ruolo di basso synth che porta la ricerca sonora più’ vicina alla new wave neosoul americana e l’eccezionale tecnica del batterista Sergio Tentella, noto per le sue sperimentazioni nell’elettronica nel groove poliritmico.