MAURICIO KAGEL Exotica (Koch/Schwann distr. Florence International) "In 'Exotica', più che in ogni mio altro componimento, la radicale espansione della strumentazione viene elevata a principio estetico. Fonti sonore di quattro continenti formano la base per una realizzazione che sfrutta sei musicisti i quali suonano strumenti a corde, fiati, archi e percussioni che vengono raramente usati nella musica contemporanea o folkloristica europea." Mauricio Kagel (1931), compositore argentino di scuola Darmstadtiana, affida a ciascuno dei sei elementi dell'Ensemble Modern una discreta varietà di strumenti di culture asiatiche, africane e orientali (e la possibilità di 'cantare') e realizza, invero, un interessante esperimento di compenetrazione tra musica europea ('contemporanea') ed extra-europea ('popolare'), ribaltando regole e ruoli acquisiti. La trappola dell'esotismo da baraccone viene qui ampiamente scongiurata: la pseudomorfosi che se ne evince non prende se stessa alla lettera, ma acquista forza espressiva proprio per mezzo dell'improprietà della strumentazione adottata, in special modo nella sezione in cui vengono usati anche nastri di autentica musica etnica non europea. "Exotica" è dedicata al 'sesto senso'.