Dopo il successo personale ottenuto nelle diverse edizioni di “Che tempo che fa” e il grande interesse che lettori e critica gli hanno riservato per i suoi libri, finalmente Milani potrà soddisfare dal vivo le aspettative del pubblico che, in questi anni, lo ha seguito fedelmente in televisione e in libreria.Nel monologo, l’attore affronterà i grandi problemi attorno ai quali si sta dibattendo in tutto il mondo: dai temi ambientali – vedi il protocollo di Kyoto - alla questione africana (che ha dato anche il titolo al suo ultimo libro Del perché l’economia africana non è mai decollata), dal sistema bancario e le sue deviazioni al mondo dei media e le sue debolezze. Lo farà però a modo suo, in maniera poetica e divertente parlandoci di temi reali, attraverso le sue storie surreali, soffermandosi sulle umane debolezze e accompagnandoci nel suo mondo fantastico popolato di cani, tori, morose, Sindaci innamorati e banchieri corrotti. Hanno detto di lui:“Questa straordinaria sintonia fra immagine e parola fa di lui uno dei personaggi più singolari, talmente singolare che racconta storie tristissime eppure racconta storie che ci fanno ridere”. Aldo Grasso“Riesce a farti ridere, commuovere, riflettere e indignare nello stesso tempo” Aldo Giovanni e Giacomo“Un domani ci sarà qualcuno interessato a sapere come vivevano gli italiani nel XXI secolo e l’unico a parlargli della realtà dei bagni delle stazioni e del prebarbonismo sarà stato Milani, con il suo acuto sguardo a volo di maiale sulla società benestante in odore di povertà percepita dei nostri giorni, scusate il termine, disperati”. Elio, di Elio e le storie tese “Che meraviglia il pensiero di Milani! Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Un continuo divenire di toccate e di fughe, con finali non finali. All’inizio ti sembra di sentire una sinfonia e invece no, stai ascoltando un concerto jazz e poi ti ritrovi che stai ballando il liscio davanti all’Orchestra Spettacolo Casadei”. Antonio Cornacchione.