Mauro Mercatanti > voce Edoardo Frittoli > pianoforte, tastiere Paolo Londero > batteria Mattia Panzarini > basso Davide Terrile > chitarre Anno di formazione: 2000 Città di provenienza: Milano Si formano a metà dei ’90 con il suggestivo nome di “Giovedì Non Posso”. Fanno il rock, il pop & altre sciocchezze. Poi la formula si inceppa e loro organizzano un concerto di addio che raduna masse listate a lutto. Era tutto un trucco. In realtà i GNP si reinventano e continuano con rinnovato vigore. Si mettono a fare il teatro canzone per dar retta ai deliri di onnipotenza del logorroico front-man che cantare non gli basta più. Ora tra un brano e l’altro infilano monologhi, siparietti e ragionamenti ad ampio respiro su questo, su quello e su quell’altro ancora. Dai club passano ai teatri. Teatro Libero, Teatro Edi, Teatro Ariberto, Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa, oltre all’immancabile Dynamo Jazz Club, che sta alla Merca Band come il Cavern ai Beatles. Gli spettacoli funzionano piuttosto bene, i teatri sono ragionevolmente pieni e i nostri eroi nel 2003 pubblicano un disco con l’etichetta Novunque, “La Fretta di Noé”, che distribuiscono gratuitamente a chiunque ne faccia richiesta con il dovuto garbo. Non contenti schiaffano tutta la loro musica sul sito www.merca.it in free downloading. Al self service musicale, tra gli altri, partecipa anche il regista milanese Alessandro Villamira che si scarica “Ciao Bella Gioia” e se lo usa come colonna sonora di Get Ready, il suo primo cortometraggio (vedi www.fairy-tails.org). Il loro brano più famoso, “I soldi di Inzaghi”, un delirante riadattamento della gloriosa “Dune Buggy”, finisce in radio e TV in heavy rotation per un anno e mezzo (senza autorizzazione degli aventi diritto). È il famigerato quarto d’ora di gloria di cui cianciava quel tale Andy ma loro, infedelissimi alla linea, riescono nella titanica impresa di non tirarci su nemmeno un euro. Non si sono mai iscritti alla Siae. Quando vengono a sapere di Anomolo, si sentono un po’ dei predestinati e prendono contatto. Due anni dopo pubblicano il secondo album, “Infedele alla linea”, proprio su Anomolo. Il resto è storia ancora da scrivere.