Come per molti grandi artisti neri, l'incontro di Max Roach, batterista e compositore classe '24, con la musica avviene in un contesto gospel, esperienza che avrà una significativa influenza sulla sua formazione proseguita successivamente presso la Manhattan School of Music. Nel 1942, con Charlie Parker, Dizzy Gillespie ed altri, partecipa alle jam session che condurranno alla gestazione e agli sviluppi dell'estetica be-bop. In quel periodo suona e registra frequentemente con gruppi capeggiati da Gillespie e Parker, ma allo stesso tempo suona con musicisti tra loro diversissimi come Louis Jordan, Henry "Red" Allen e Coleman Hawkins. Collabora inoltre con Miles Davis (1948-50), e i risultati lasceranno tracce indelebili come Birth of the Cool. Dal '54 al '56 dà vita ad uno storico quintetto con Clifford Brown, realizzando altre registrazioni notevolissime, quali Study in Brown e At Basin Street, che sono le fondamenta del cosiddetto hard bop. Fra la fine degli anni '50 e l'inizio dei '60, realizza opere che in qualche modo prefigurano sviluppi associati al free jazz (Max Roach Plus 4 at Newport e Deeds Not Words, entrambi del '58, e la celebrata We Insist! Freedom Now Suite del '60); durante gli anni '60, diventa portavoce è attivista del movimento culturale ed artistico neroamericano, come testimoniano i titoli di molte sue composizioni e album di quel periodo, riflessi della sua consapevolezza e partecipazione alla lotta per l'eguaglianza razziale. Molta parte del suo lavoro è intrapreso con la cantante Abbey Lincoln, allora sua moglie, e comprende l'uso di voci soliste e cori accanto a formazioni jazz. Nello stesso periodo compone musica per musical, film, televisione ed orchestra sinfonica. Nel 1970 forma la M'Boom Re Percussion, un organico costituito da dieci percussionisti che alcuni definiscono una vera e propria "università delle percussioni". Nell'ultimo quindicennio, la sua capacità di spaziare nelle diverse componenti della tradizione jazzistica è documentata da collaborazioni con artisti tanto diversi quanto Abdullah Ibrahim-Dollar Brand, Anthony Braxton, Archie Shepp e Cecil Taylor; quella di misurarsi con altre tradizioni musicali trova eloquente testimonianza nel lavoro con quartetti d'archi, cori ecc. Roach occupa senz'altro un posto significativo nella storia del jazz. Le sue fantasiose performance da solista e la sua matura tecnica improvvisativa lo rendono uno dei più eminenti ed innovativi batteristi del suo tempo. Max Roach ha costituito alcune memorabili partnership che hanno segnato la storia della musica americana. Si è esibito in duetti con Dizzy Gillespie, Clifford Brown, Anthony Braxton, Cecil Taylor, Charles Mingus, Archie Shepp, Abdullah Ibrahim (alias Dollar Brand). L'incontro con Buddy Rich venne immortalato nella registrazione Rich vs. Roach. Un'incisione in duo con Cecil Taylor, Historic Concers, venne battezzata Disco dell'Anno nell'85 dal Down Beat International Critics; Poll. Nel '91, la registrazione di un concerto dal vivo a Parigi, Max + Dizzy, ebbe una nomination al premio Grammy. Protagonista di alcuni notevoli duetti multimediali, Roach ha suonato con artisti come Maya Angelou, Amiri Baraka, Bill Cosby, Fab Five Freddy, Toni Morrison, Tito Puente, Quincy Troupe. Ha anche aggiunto momenti di percussioni multiple alle voci registrate di Martin Luther King e Malcolm X.