Les flutes enchantés Maxence Larrieu – flauto Giuseppe Nova - flauto Maurizio Barboro - pianoforte - Immagina la Langa più selvaggia, dolci colline di boschi e noccioleti e una vista d'incanto. Immagina la storia e le tradizioni, contadini e architetti creativi che hanno lavorato e plasmato questa terra. Ora immagina questo luogo oggi, immagina un borgo di pietra attraversato da una via soltanto. Immagina che qui si ritrovi il mondo: a suonare e cantare, a dipingere e recitare, a vivere e sognare. Immagina. Immagina e pensa all’evento! Un grandissimo musicista che ha scritto gran parte della Storia del Flauto negli ultimi 50 anni, un interprete stimato da moltissimi compositori contemporanei che gli hanno dedicato loro opere, un infaticabile divulgatore: si pensi alle oltre 150 registrazioni su disco realizzate durante la sua lunghissima ed ancora brillantissima carriera, si esibirà a Bergolo, nell’ambito della rassegna “Concerti d’estate 2006”, sabato 15 Luglio alle ore 21,15. Questi è Maxence Larrieu che, coadiuvato dal suo storico e prediletto allievo Giuseppe Nova, oltreché dal pianista Maurizio Barboro, tra l’altro Direttore Artistico della Rassegna bergolese, offrirà uno struggente programma basato su Fantasie e Variazioni tratte da celebri Opere liriche ma soprattutto una “chicca”: la versione per 2 flauti e pianoforte di uno dei maggiori capolavori mozartiani, la Sonata in re maggiore originariamente concepita per 2 pianoforti e spesso eseguita da Mozart stesso in coppia con la sorella, anche lei ottima musicista. La critica internazionale ha spesso rimarcato l’atmosfera magica che il flauto di Larrieu riesce a creare nelle sale da concerto: pensiamo che la magia e l’incanto della collina bergolese contribuirà a rendere ancor più indimenticabile il suono straordinariamente puro del Flauto del grande virtuoso francese. Ognuno porti con sé però, la sua visione più positiva e creativa della vita. Ognuno s’approcci con la voglia di gioire. Diversamente le note s’abbatteranno su di lui e l’armonia si tramuterà in tormento. Perché la musica è innanzi tutto sogno e poesia, leggerezza dell’essere che s’innalza sulle note per dominare la mediocrità della vita quotidiana. www.istitutobraga.it/larrieu.htm