'Hey Hey' segna il ritorno della MED FREE ORKESTRA,
band composta da sedici musicisti provenienti da varie aree geografiche che rappresenta dal 2010
una delle esperienze più interessanti e originali nell’ambito musicale italiano e del bacino delmediterraneo.
Quella della Med Free Orkestra è contaminazione di suoni e ritmi,
scaturita dall’incontro delle culture che compongono l'esperienza umana e musicale del gruppo.
Ad oggi la Med Free Orckestra ha pubblicato tre album, tra cui l'ultimo 'Tonnosubito' uscito nel 2016,
e presto riprenderà l'attività live con un nuovo spettacolo e una band rinnovata nella formazione.
Proprio la dimensione live è la preferita della Med Free Orkestra, con un ensemble di fiati potente e un'energica sezione ritmica.
Formazione Med Free Orkestra:
Agnese valle (Voce e Clarinetto), Marwan Samer (Voce e Oud), Frank Armocida (Voce e percussioni)
Daniele Di Pentima (Batteria e Voce), Riccardo Di Fiandra (Basso Elettrico), Valerio Guaraldi (Chitarra elettrica)
Alessandro Severa (Fisarmonica), Ismaila Mbaye (Percussioni e Voce), Francesco Fiore (Tromba)
Alessio Guzzon (Tromba), Roman Villanueva (Tromba), Andrea Angeloni (Trombone e Basso Tuba)
Giorgio Tebaldi (Trombone), Vincenzo Vicaro (Sax e Clarinetto), Leonardo Radicchi (sax), Roberto Lioli (ingegnere del suono)
MED FREE ORKESTRA - 'Hey Hey'
Goodfellas
Disponibile in streaming e download digitale
Ascolta 'Hey Hey' da Soundcloud -
https://soundcloud.com/user-969886880/med-free-orkestra-hey-hey
Il nuovo brano 'Hey Hey' è stato scritto da Andrea Rodini, con i testi di Agnese Valle.
Quella di 'Hey Hey' è una storia senza connotazioni spazio temporali precise,
potrebbe svolgersi in Texas o in qualunque altro paese che non abbia una storia di mescolanza etnica.
Un ragazzo africano arriva in una provincia abitata solo da bianchi. Un uomo anziano seduto ad un bar urla al ragazzo “hey hey”.
L’uomo è bianco, con dei grandi baffi ed un’ispida barba rossa. E’ seduto al tavolino con il suo boccale di birra gelata davanti.
Il ragazzo, assetato, con lo zaino in spalla, di passaggio per riposare un po’ dal suo lungo viaggio,
è convinto che quello sia un grido di benvenuto e risponde al vecchio.
Inizia così il dialogo dei due a botte di “hey hey”.
Il ragazzo crede che lo stia invitando a bere con lui, ma a quel punto il vecchio gli indica un cane che si abbevera in una pozzanghera
e gli dice che per gente come lui, quello è il posto, che a lui non spetta un boccale di birra ma una pozza d’acqua e che la sua vita da “diverso”,
non sarà semplice ma una continua battaglia per la sopravvivenza.