Melke, un tempo noto come ENZO LANZA, scopre intorno ai tredici anni il mondo dei brufoli e della musica. Si avvicina al rock melodico e allo ska. Lavora, gioca e si diverte entrando a contatto con gli strumenti classici della musica moderna, in particolare ai suoni di basso e della chitarra elettrica. E’ allievo di Antonello Buonocore, bassista di indubbio valore nel panorama musicale campano. Non ancora diciottenne muove i suoi prima passi in diverse formazioni musicali giovanili mostrando una particolare confidenza con il palcoscenico. I suoi primi lavori di insieme fondono allegria e competenze che divertono il piccolo pubblico dell’agro nocerino sarnese. L’ultima esperienza con la musica strumentale Enzo la vive con gli IMPOE, formazione dallo stile post rock che pian piano si fa conoscere nelle zone di Napoli e provincia. A questo punto però entrano in gioco una serie di pulsioni e di stimoli del tutto diversi. La magia della musica elettronica si affaccia nella sua vita e si fa scoprire pian piano, senza violenza e con grande attenzione. Un grazie particolare Melke lo deve a Luigi Cozzolino, aka Muhe; questi attraverso i sui progetti lo introduce al mondo della musica elettronica. Entrato in un mondo così complesso, Enzo incontra pian piano gli artisti della Morr Music e della Hellcat avvicinandosi al glitch pop tedesco. Un pizzico di cultura e voglia di conoscere gli permettono di “sbariare” fra laptop e suoni reali fino ad editarli e metterli in musica: dopo un attento lavoro esce la sua prima demo dal titolo omonimo: MELKE. Le prime serate in stile IDM, i primi passi e già nel 2007 si accorgono di lui a Roma: si esibisce al BlueRoom, uno dei locali più noti della Capitale dove prima di Enzo si sono esibiti artisti del calibro dei Retina.it e degli Ether. Parallelamente al progetto solista, nel 2007 Melke intraprende una collaborazione con Giuliano Orlando, aka Maegen und Craft, dando vita la progetto NATAGE. La ritmica di Maegen und Craft si lega alla melodia indie creata da Melke dando un senso di serenità e tepore che avvolge il pubblico. I due insieme vantano diverse esibizioni tra cui significativa è quella live all’Arci Oplonti di Torre Annunziata, in un contesto in cui le attività sociali ben si legano con la voglia di fare e la professionalità dei due giovani artisti. Melke insomma riesce a trovare il suo posto nel panorama della musica elettronica, tant’è che nel settembre 2007 si interessa a lui la Minuta Records di Lugano. I tempi sono maturi per il suo album che esce nell’autunno 2007: l’EP dal titolo “Evil house, evil days” è acquistabile on line e inoltre reperibile presso distributori digitali del calibro di beat port, juno e iTunes. L’Ep vuole essere un sincero omaggio a Kim Hiorthoy, dj tedesco a cui è dedicato l’intero lavoro di Melke. Descrivere la musica di Enzuccio dunque sarebbe limitativo, la migliore descrizione possibile sta nell’ascolto: suoni reali che con l’aiuto dell’elettronica si trasformano in sensazioni: Melke. www.myspace.com/melkemusik