Si parte da non troppo lontano. Da un’amicizia nata tra i dancefloor delle serate dark e le pinte di Beamish al Red Quill Pub. Davide (“Texx”) e Alessandro (“Morpheus”) si incontrano a fine 2001. Frequentazioni musicali affini: dall’adolescenza in compagnia del metal, alla rabbia punk, mitigata in seguito nell’angoscia dei Joy Division. Nemmeno l’elettronica manca: dal minimal dei Kraftwerk ai sequencer dei New Order, fino a lambire le più contemporanee sonorità electroclash e indietronics. L’idea del progetto Memory Lost comincia a farsi strada nel 2003. “Faremo tsunami wave” – si diceva. Una sorta di evoluzione della new wave, con sonorità elettroniche più aggiornate. Non sarà proprio così. Dopo quattro anni di sedimentazione dovuta a vicende affettive e lavorative, nel novembre 2007 il progetto esplode, grazie anche all’inserimento decisivo di un terzo elemento, Cristiano (“Q.Ark”). La line-up è completa (o così sembra): Morpheus alla voce, Texx basso e programming, Q.Ark alle tastiere. Inizia un periodo di entusiastica creazione musicale che sfocia nel demo dell’aprile 2008, “War Inside”. Le linee di basso di Texx, l’ispirazione compositiva e la sua lunga militanza in band del settore costituiscono il terreno fertile in cui cresce la band. Le atmosfere minimali di Q.Ark e la profondità vocale di Morpheus fanno il resto. Il forte desiderio di suonare dal vivo crea una dialettica interna al trio che si trascina per tutta l’estate 2008: ai primi di ottobre, l’idea di dare alla band un’impronta più live si concretizza con l’aggiunta di un batterista, Diego “Mofo” e un chitarrista: i Memory Lost escono così dal mansardato di Texx, vera e propria fucina di note per tutto l’autunno-inverno dell’anno precedente e, dopo le prime difficoltà, si immergono in sala prove, il nuovo regno musicale del gruppo. La pulizia elettronica, nella nuova formazione, cede spazio ai suoni graffianti e ossessivi del post-punk. Ma non del tutto. Il vecchio demo è rivisitato, amplificato. E arrivano anche le nuove canzoni. In italiano, come omaggio alle radici che conducono ai primi Litfiba e ai Diaframma. Il futuro è ancora da scrivere. Il primo concerto. La produzione del disco. Il video. Siamo qui per restare. Fight with your mind for life. www.myspace.com/memorylostproject