MENS AGITAT MOLEM I Mens Agitat Molem nascono ufficialmente a Bari nel gennaio 2000, dalla rottura di altri due gruppi. Le loro sonorità spaziano dal dark al rock, senza creare però un distacco netto tra questi generi. Il loro esordio avviene il 26 aprile dello stesso anno, con l’esibizione presso la “Vecchia Taverna del Maltese”, nell’ambito di un concorso musicale. Nel mese di maggio, superano le selezioni del concorso “Pagella Rock”, suonando nelle finali regionali tenutesi in P.zza del Ferrarese a Bari. L’evento più rappresentativo della band, è segnato dall’esibizione del 21 luglio 2001 a Gallipoli durante l’i-TIM TOUR, concorso nazionale per gruppi emergenti, organizzato dalla Tim e condotto all’epoca da Red Ronnie. In seguito sono ospiti a Controradio nella trasmissione radiofonica “SOLD OUT”, presentata da Carlo Chicco. Da li seguono numerosi concerti nei locali di Bari che riscuotono un discreto successo. Il 2003 è stato un anno di stallo a causa di problemi sorti nel gruppo, che avevano decretato una momentanea crisi, risoltasi fortunatamente nel 2004 e che ha portato nuova energia e nuove ambizioni da parte della band. Da quel momento i mens si chiudono in studio per lavorare a nuovi pezzi e migliorare i vecchi. Lo spirito è giusto e la voglia è tanta e sono pronti per i live. Il primo concerto è dell' 8 Dicembre '05 presso la Fiera Del Levante, nel contesto di uno spettacolo in beneficenza assieme a gruppi come rhomanife e dew drop reggae e l' impatto col pubblico è davvero ottimo nonostante il genere diverso dal contesto della manifestazione perchè la band sul palco riesce a suscitare interesse e emana energia grazie al nuovo affiatamento e alla ritrovata amicizia. La seconda apparizione è del 11 dicembre '05 presso L' Arca nell' ambito di "Fatti Sentire", un concorso per le bands emergenti baresi. Il gruppo riesce ad emergere su gruppi validissimi come Coldness, Catapecchia Folk Band, El Kemeja, empirica. Mens Agita Molem, significa letteralmente un’anima muove l’universo, emistichio di Virgilio (Eneide, VI, 727) con cui Anchise compendia la teoria filosofica dell’anima universale, che è infusa e vivifica ogni parte del mondo creato e nella quale si confondono le singole anime dei morti per reincarnarsi poi in una nuova vita. Comunemente è usato per indicare la presenza di una superiore entità spirituale nel mondo della materia. Infotel: 380/2504582 elrobbo@libero.it